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I vincitori del Premio Sila 2024

Premio Sila ’49, Viola Ardone vince la dodicesima edizione, sezione Letteratura, con “Grande Meraviglia” (Einaudi editore). La giuria: “chi pensa che la leggerezza sia un tono condannato alla superficie resterà stupito da questo romanzo”. Il Premio alla Carriera va alla poetessa Vivian Lamarque e quello della sezione Economia e Società ad Andrea Rinaldo. Ecco tutte le date della cerimonia conclusiva

 

La giuria ha deciso. È Viola Ardone con il libro “Grande Meraviglia” (Einaudi editore) ad aggiudicarsi la dodicesima edizione del Premio Sila ’49 sezione Letteratura. Il romanzo affronta il problema dei manicomi, chiusi nel 1978 dalla Legge Basaglia, normativa molto all’avanguardia che, però, ancora oggi rimane disattesa nelle sue delicate e profonde intenzioni.

La motivazione:Negli anni 60 e 70, l’urto prodotto dalla follia e dal suo contenimento ha rimbombato con grande potenza nel nostro Paese. Richiamare la figura di Franco Basaglia è, a questo proposito, scontato, ma doveroso. Viola Ardone entra in questo orizzonte con una dote tanto preziosa quanto rara, quella della leggerezza. La leggerezza con cui poggia lo sguardo sul giovane psichiatra Fausto Meraviglia e sulla giovanissima Elba, ospite del manicomio di Napoli. E ancora, la leggerezza con cui racconta il diventare adulto di Meraviglia e il crescere di Elba.

Grande meraviglia è una sorta di doppio romanzo di formazione, in cui le vite dei due protagonisti si intrecciano e si urtano. E chi pensa che la leggerezza sia un tono condannato alla superficie resterà stupito da questo romanzo che si offre ai lettori come una costruzione a strati, dove chi legge può scendere e scavare a seconda del proprio estro e delle proprie forze

 

Il Premio Sila alla Carriera, andrà alla poetessa e scrittrice Vivian Lamarque. Come ha scritto nella motivazione del Premio alla Carriera, il nostro giurato Valerio Magrelli, “L’ultima raccolta di versi pubblicata da Vivian Lamarque si intitola ‘L’amore da vecchia’. Ma già la sua prima, uscita oltre 40 anni fa, trattava un tema analogo, ossia l’amore da giovane. Tutto questo a riprova di quanto possa essere costante la presenza di una musa in una tra le maggiori poetesse della sua generazione…”. Le sue vicende personali hanno contribuito in maniera preponderante alla sua sensibile e originale produzione poetica. Data in adozione a nove mesi, perché figlia illegittima, i temi dell’abbandono, dell’adozione, della ricerca delle origini, oltre a quelli dell’amore per i bambini e dell’amore adulto, della famiglia, dell’amicizia e del lutto ne hanno connotato il percorso letterario. La semplicità di stile è una delle caratteristiche molto apprezzate e nella sua carriera ha ricevuto diversi riconoscimenti. Da quello del suo primo libro di poesie “Teresino” che si aggiudicò il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981, fino agli ultimi due, la prima edizione del Premio Strega Poesia con la raccolta “L’amore da vecchia” e il nostro Premio Sila ’49 alla Carriera.

 

La giuria ha assegnato il Premio Sila sezione Economia e Società, ad Andrea Rinaldo, docente accademico e scienziato eclettico con la seguente motivazione:

La sensibilità per gli argomenti trattati, l’assoluto rigore con il quale Rinaldo li affronta con sguardo olistico e profondo sorretto da un impianto impregnato di saperi originale quanto vasto, l’attualità ineludibile della sostenibilità in quanto tema del presente e del futuro autorizzano a ritenerci orgogliosi di attribuirgli il nostro Premio”.

Un riconoscimento alla persona, a una disciplina, a una scuola che vantano numerosi padri nobili nel nostro paese e che in Andrea Rinaldo trovano un epigono di assoluto valore. Rinaldo è presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, accademico dei Lincei, nel 2023, l’Accademia reale svedese gli ha conferito lo “Stockholm Water Prize”, il premio Nobel dell’acqua, assegnato a «una persona svedese o straniera per il suo eccezionale contributo alla protezione dell’ambiente e per aver scritto in modo illuminante su questo argomento».

Piene, siccità e una equilibrata distribuzione dell’acqua sono i temi degli studi di Andrea Rinaldo, autore di numerose monografie fra cui “Il governo dell’acqua: ambiente naturale e ambiente costruito”, edito da Marsilio, e oltre 300 pubblicazioni scientifiche apparse su riviste internazionali, frutto di studi, teorici e sperimentali.

 

Il Premio Sila è patrocinato dal Comune di Cosenza.

 

L’Evento Premio Sila ’49 – XII Edizione è candidato all’Avviso “Eventi di Promozione Culturale 2024” finanziato con risorse PAC 2014/2020 Az. 6.8.3 dalla Regione Calabria – Dipartimento Istruzione Formazione e Pari Opportunità – Settore Cultura.

 

Il weekend letterario del Sila, 21-22-23 giugno

I premi delle diverse sezioni verranno assegnati durante una tre giorni di eventi. Si inizia, venerdì 21 giugno, alla Villa Vecchia di Cosenza. Alle 18, Paride Leporace e l’ingegner Massimo Veltri, giurato del Premio Sila, dialogano con Andrea Rinaldo, vincitore del Premio Sila sezione Economia e Società.

 

Il giorno dopo, sabato 22 giugno, doppio appuntamento: alle 11.30, a palazzo Arnone, a Cosenza, Vivian Lamarque vincitrice del Premio Sila alla Carriera, tiene una lectio magistralis sul tema “Che cosa è la poesia (secondo Vivian Lamarque)”. Alle 18, poi, sempre a Palazzo Arnone, Ritanna Armeni conduce la cerimonia di premiazione che vede salire sul palco, per ricevere il Premio Sila, i tre vincitori di questa dodicesima edizione: Viola Ardone, Andrea Rinaldo e Vivian Lamarque.

 

Il cartellone chiude la tre giorni di eventi domenica 23 giugno a Camigliatello Silano, nella sede della Fondazione Premio Sila, dove alle 11 il critico letterario, scrittore e giurato del Premio Sila, Emanuele Trevi, conversa del suo libro, “La casa del mago”, con Enzo Paolini, presidente della Fondazione.

 

 

Il Premio Sila ’49, la storia

Nel 1949 veniva istituito il Premio Sila, per rispondere alla necessità di ricostruzione culturale, di rinascita materiale e intellettuale di una Italia e di una Calabria uscite dalla guerra e dal ventennio fascista.

 

Nel maggio del 2010, nella città di Cosenza, per iniziativa di Andrea Pisani Massamormile, Presidente di Banca Carime, dell’Arcivescovo di Cosenza Mons. Salvatore Nunnari e dell’Avvocato Enzo Paolini, è stata costituita la Fondazione Premio Sila allo scopo di far rinascere il prestigioso premio che vide le sue ultime edizioni negli anni novanta.

 

Il Sila è tra più antichi premi letterari italiani (il Bagutta nasce nel ’27, il Viareggio nel ’29, lo Strega nel ‘47). Sin dalle sue prime edizioni si collocò nel vivo del dibattito tra correnti letterarie, scoprendo talenti e coinvolgendo nelle Giurie personalità del mondo letterario, fra cui Giuseppe Ungaretti, Carlo Bo, Walter Pedullà, Geno Pampaloni, Angelo Guglielmi, Rosario Villari, Angelo Maria Ripellino, Enzo Siciliano, e contribuendo alla scoperta di molti talenti. Fra i tanti della sua lunga storia ricordiamo Luigi Malerba, Rossana Ombres, Franco Cordelli, Franco Basaglia, Vincenzo Cerami, Giuseppe Pontiggia, Vittorio Sermonti, Ottiero Ottieri, Leonardo Sciascia, Mario Tobino, Giorgio Bocca, Ignazio Silone, Michele Prisco.

 

Erede di un passato di considerevole valore intellettuale, il Premio è rinato nel 2012 con il nome di “Premio Sila ‘49” per riprendere le fila di un discorso interrotto. Oggi, come allora, si avverte la necessità di stimolare, valorizzare e ridisegnare le mappe della nostra storia letteraria con uno sguardo attento e sensibile che riaffermi il valore etico della cultura e l’esercizio dello spirito critico.

 

I premiati

 

Il Premio Sila ’49, giunto alla dodicesima edizione, si è affermato per l’impegno a promuovere le opere di rilievo civile, l’analisi e la critica sociale. Tra i premiati delle ultime edizioni ricordiamo Valeria Parrella, Alessandro Perissinotto, Sandro Bonvissuto, Giorgio Falco, Leonardo Colombati, Vitaliano Trevisan, Antonella Lattanzi, Francesca Melandri, Claudia Durastanti, Jonathan Bazzi, Nicola Lagioia e Maria Grazia Calandrone per la sezione letteratura, Roberta Carlini, Domenico Losurdo, Lucy Riall, John Davis, Jason Pine, Jean-Paul Fitoussi, Chiara Saraceno, Luciana Castellina, Vito Teti, Angelo D’Orsi, Donatella Di Cesare, John Dikie, Luigi Ferrajoli, Stefano Mancuso, Nadeesha Uyangoda, Maurizio Pagliassotti per le sezioni Economia e società e Sguardo da Lontano;

 

Premi alla Carriera

 

Salvatore Settis, Stefano Rodotà, Carlo Ginzburg, Gustavo Zagrebelsky, Ferdinando Scianna, Giovanna Marini, Anna Bonaiuto, Luciana Castellina, Silvia Vegetti Finzi Premi alla Carriera 2014, 2015, 2016, 2017, 2018, 2019, 2020, 2021/2022, 2023.

 

 

Il Premio Sila ’49 oggi

Diretto da Gemma Cestari, è promosso dalla Fondazione Premio Sila, ed è diviso in due sezioni principali: la sezione Letteratura, la sezione Economia e Società. A esse si affiancano i Premi Speciali che la giuria assegna ad autori o opere fuori concorso che hanno un particolare rilievo nella vita culturale nazionale e internazionale.

Dall’Edizione 2022/23 la Fondazione Premio Sila ha inteso aprirsi alla conoscenza degli scrittori internazionali: con la manifestazione “Altre Voci” – che diventerà un appuntamento annuale fisso -ha ospitato lo scrittore statunitense Peter Cameron che ha presentato la sua ultima raccolta di racconti a Cosenza.

Collabora con le librerie Ubik, Mondadori e Feltrinelli di Cosenza nella promozione della lettura e con la selezione di un comitato di lettori.

 

 

 

La giuria: Presidente di giuria Amedeo Di Maio (Economista, Università L’Orientale di Napoli); Piero Bevilacqua (Storico, Università La Sapienza) Francesco Maria Greco (Ambasciatore) Renato Greco (Magistrato) Romano Luperini (Scrittore, critico Letterario), Valerio Magrelli (Poeta, Francesista, Università Roma Tre), Tomaso Montanari (Storico dell’Arte, Università Federico II di Napoli), Marta Petrusewicz (Storica, Università della Calabria) Anna Salvo (Scrittrice, Università della Calabria) Emanuele Trevi (Scrittore, critico letterario) Massimo Veltri (Ingegnere, Università della Calabria).

 

 

 

 

VINCITRICE SEZIONE LETTERATURA 2024

VIOLA ARDONE

Le pagine del romanzo di Viola Ardone, “Grande Meraviglia” (Einaudi editore) affrontano un tema assai dibattuto quanto delicato come quello dei manicomi nel periodo successivo alla famosa Legge 180 del 1978, la cosiddetta “Legge Basaglia”, che ne ordinò la chiusura immediata – sebbene ci volle un ventennio perché fosse concretamente applicata, almeno in questa misura. E lo fanno attraverso i due protagonisti delle vicende narrate, la giovane Elba, nata e cresciuta in un manicomio, e il dottor Fausto Meraviglia, medico “basagliano” che dedica tutta la sua vita professionale per “liberare” le persone “rinchiuse”.

È una storia non molto distante dal nostro tempo. Il dottor Fausto Meraviglia è un personaggio perfettamente esemplare e rappresentativo di quel manipolo di seguaci di Basaglia che con coraggio, visionarietà e desiderio vero di cambiare il mondo, riuscì ad abbattere le mura dei manicomi. L’idea di Basaglia era quella di curare una società laddove essa fosse malata e quindi curare anche le persone che sviluppavano delle patologie in seguito a questa malattia sociale…

Viola Ardone insegna latino e italiano al liceo. Per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato i due bestseller “Il treno dei bambini” (2019) e “Oliva Denaro” (2021), tradotti in tutto il mondo, e “Grande Meraviglia” (2023).

 

 

VINCITRICE PREMIO ALLA CARRIERA 2024

VIVIAN LAMARQUE

Nasce a Tesero, in provincia di Trento, nel 1946, ma è sempre vissuta a Milano dove ha insegnato italiano agli stranieri e letteratura in istituti privati. Il suo primo libro, “Teresino”, si aggiudica il Premio Viareggio Opera Prima nel 1981, primo di una lunga serie di riconoscimenti: Premio Montale, Premio Camajore, Premio Elsa Morante e Premio Rodari. L’anno scorso, con la raccolta di poesie “L’amore da vecchia” (Mondadori) ha vinto la prima edizione del Premio Strega Poesia.

Nel campo della letteratura per ragazzi, Vivian Lamarque ha scritto diverse fiabe originali e ne ha tradotto molte della tradizione classica. Per la sua trascrizione per ragazzi di “Il flauto magico” ha ricevuto il Premio Andersen.

Ha pubblicato “Teresino” (1981), “Il signore d’oro” (1986), “Poesie dando del lei” (1989), “Il signore degli spaventati” (1992), “Una quieta polvere” (1996), “Poesie per un gatto” (2007), “La gentilèssa” (2009) e “Madre d’inverno” (2016). È autrice di una quarantina di fiabe e delle raccolte “Poesie di ghiaccio”, “Poesie della notte” e “L’amore da vecchia”. Ha tradotto, tra gli altri, Valéry, Baudelaire, La Fontaine. Collabora con il “Corriere della Sera”.

 

 

 

VINCITORE PREMIO SEZIONE ECONOMIA E SOCIETÀ 2024

ANDREA RINALDO

È professore di Idrologia e Risorse Idriche, direttore del Laboratorio di Ecoidrologia a Losanna, Scuola Politecnica, e ordinario di Costruzioni idrauliche all’Università di Padova. Uomo e scienziato eclettico, è presidente dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, accademico dei Lincei, nel 2023, l’Accademia reale svedese gli ha conferito lo “Stockholm Water Prize”, il premio Nobel dell’acqua, assegnato a «una persona svedese o straniera per il suo eccezionale contributo alla protezione dell’ambiente e per aver scritto in modo illuminante su questo argomento». Piene, siccità e una equilibrata distribuzione dell’acqua sono i temi degli studi di Andrea Rinaldo, autore di numerose monografie fra cui Il governo dell’acqua: ambiente naturale e ambiente costruito, edito da Marsilio, e oltre 300 pubblicazioni scientifiche apparse su riviste internazionali, frutto di studi, teorici e sperimentali. Studi riconducibili all’Idrologia, alla Geomorfologia fluviale, all’Ecologia alle Scienze ambientali che riguardano il controllo idrologico sulle comunità viventi: in particolare nelle reti fluviali trattate come corridoi ecologici per specie, popolazioni e agenti patogeni.

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