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Alla Galleria Nazionale di Cosenza l’esposizione dell’artista lametino Veneziano dal titolo “NATURA”: in arrivo, dal 5 maggio al 2 giugno

Nella convinzione che l’arte concorra allo sviluppo e alla crescita complessiva dell’uomo, nonché all’affinamento della sua personalità, l’associazione Aleph Arte APS promuove, in collaborazione con la Direzione Regionale Musei della Calabria, un’importante mostra di dipinti e ceramiche dal titolo NATURA dedicata all’artista Antonio Pujia Veneziano. L’evento dall’alto valore artistico e culturale, approvato e accolto ai sensi dell’Art. 70 del d.lgs. 117/2017 dalla Direzione Regionale Musei della Calabria diretta dal dott. Filippo Demma, sarà ospitato dal 5 maggio al 2 giugno 2024 negli spazi della Galleria Nazionale di Cosenza di Palazzo Arnone.

Saranno esposte opere su tela e carte intelate di varie dimensioni insieme a ceramiche, appartenenti ai diversi periodi della ricerca dell’artista sui temi della NATURA e dell’attuale, quanto diffusa, sensibilità ambientale, filtrati attraverso il linguaggio dell’arte contemporanea. La Galleria Nazionale, diretta dalla dott.ssa Rossana Baccari, ha sede in Palazzo Arnone nel quale si trovano esposte le opere dei più importanti pittori nati in Calabria ed artisti napoletani, insieme al nucleo costituito dalle opere di Mattia Preti e Luca Giordano. Altrettanto significativa è la sezione di opere grafiche di Umberto Boccioni e delle varie raccolte. Fino alle espressioni artistiche contemporanee del territorio con le opere di Cesare Berlingeri, Giulio Telarico e Alfredo Pirri.

In questo prestigioso contesto, l’evento in programma intende “promuovere una rinnovata consapevolezza e una più diffusa sensibilità ambientale, sociale ed economica attraverso i linguaggi dell’arte”. L’inaugurazione prevista per Domenica 5 maggio alle ore 17.30 vedrà l’intervento dei curatori Andrea Romoli Barberini e Domenico Piraina, nonché della direttrice dott.ssa Rossana Baccari, alla presenza dell’artista La mostra si inserisce integralmente nell’ottica delle attività contemplate dal Codice dei Beni culturali e del Paesaggio, che individua musei, biblioteche, archivi, aree e parchi archeologici quali luoghi della cultura destinati alla pubblica fruizione e godimento, prevedendo soprattutto forme e modi per l’utilizzazione non onerosa di beni mobili e immobili per manifestazioni e iniziative temporanee.

La Galleria Nazionale di Cosenza, attraverso la concessione degli spazi, in attuazione al principio di sussidiarietà orizzontale ispirato dall’art. 118 della Costituzione, diviene concretamente il luogo privilegiato per la ricerca, la sperimentazione, il dibattito pubblico e l’incontro comunitario. L’evento prevede la pubblicazione di un catalogo monografico, con testi dei curatori Andrea Romoli Barberini docente di Storia dell’arte moderna e contemporanea presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli e Domenico Piraina direttore di Palazzo Reale di Milano, che ha l’obiettivo di presentare e sostenere il lavoro di oltre cinquanta anni di ricerca di Pujia Veneziano che, pur operando lontano dai circuiti accreditati dell’arte, nei quali più facilmente e più spesso gli artisti sono premiati dal mercato e dal successo, si è contraddistinto tra gli addetti ai lavori per il suo linguaggio attuale e originale. Antonio Pujia Veneziano (Monterosso Calabro VV, 1953) è artista oramai conosciuto in ambito nazionale e dalla critica del settore.

L’artista, ha maturato un prezioso curriculum espositivo e da numerosi anni realizza progetti improntati sull’interscambio e l’integrazione, promuovendo, altresì, eventi artistici in luoghi socialmente aperti e tessendo un profondo legame con la cultura di appartenenza. Tratto distintivo di tutta la sua opera è la pittura d’avanguardia, unitamente a uno sviluppo espressivo legato all’esperienza ceramica, che da un linguaggio di matrice segnico-gestuale si è evoluta nel tempo verso una dimensione più essenziale e minimale. All’attività artistica, Antonio Pujia Veneziano affianca l’interesse per la didattica dell’arte e nel 2008, su invito del MIC, Museo Internazionale delle Ceramiche di Faenza, ha preso parte in qualità di relatore alle giornate di studio sui laboratori didattici ispirati alla metodologia di B. Munari.

Nel 2015 ha curato il laboratorio di Arte Pubblica “Conterraneo, Memoria Identitaria e Poetica dei Luoghi” realizzato nel Borgo di Bova (RC) e per la Sezione Urbana del Museo della Lingua Greco-Calabra “Gerard Rohlfs” ha eseguito diverse opere in ceramica. Fra queste, l’installazione “Pirgos, ceramiche parlanti”, esposta anche nella mostra “CHAGALL, la Bibbia”, curata da Domenico Piraina nel 2021, presso il Complesso Monumentale del San Giovanni (CZ). Nel 1992, gli viene assegnata la Borsa di Studio per le Arti Visive (Progetto Internazionale Civitella D’Agliano, VT), prendendo parte al simposio residenziale internazionale per artisti europei.

Tra le varie mostre si ricordano: 13 x 17- Padiglione Italia, rassegna itinerante a cura di P. Daverio – 2007; Tornare@Itaca, (Fondazione Mudima, Milano – 2010); 54ª Biennale di Venezia – Padiglione Italia, curata da V. Sgarbi (Villa Zerbi, Reggio Calabria – 2011); Segni Tempo Spazio (Mostra personale antologica – Castello Ducale di Corigliano Calabro – 2015) a cura di A. Masi; Purezza dei Segni (Mostra personale – MAON (Museo d’Arte dell’Otto e Novecento, Rende – 2016) a cura di T. Sicoli e A. Romoli Barberini; Contributi al Novecento, da Boccioni ai contemporanei. La collezione del MAON (Fondazione Stelline, Milano – 2018) a cura di T. Sicoli e B. Corà; ATELIER #1 – Progetto Macro Asilo (MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, 2019) con la direzione artistica di G. de Finis. Innumerevoli le opere in ceramica realizzate nell’ambito di progetti socio educativi ed eventi di arte pubblica e partecipata. Molte sue opere sono state acquisite da importanti musei e documentate in prestigiose collezioni pubbliche e private.

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