“Nel nuovo orario ferroviario della tratta Jonica da Sibari a Catanzaro del prossimo anno 2022-2023, la Direzione Regionale di Trenitalia, ha introdotto variazioni e fermate che stravolgono i servizi e impediscono a tanti cittadini il “Diritto di Mobilità””.
Trenitalia- Calabria, per la formazione degli orari e delle fermate consulta i cittadini, conduce analisi dei bisogni e sulla domanda di trasporto, in particolare consulta il Comitato dei pendolari? Evidentemente no!
I cittadini della costa ionica fortemente sfavoriti dall’arretratezza del sistema di mobilità Strada 106 e ferrovia jonica, anziché poter usufruire dell’ampliamento dei collegamenti ferroviari, dorsale fondamentale di comunicazione, con il nuovo orario sono pesantemente penalizzati.
È necessario che Trenitalia-Calabria apporti le variazioni non gradite ai cittadini e ripristini gli orari per i treni regionali delle fasce 06.00-09.00/13.00- 16.00 sulla tratta Catanzaro-Sibari e che non venga soppressa la fermata di Torre Melissa.
Semmai è il caso di aggiungere altri servizi e collegamenti per consentire a giovani pendolari e turisti di potersi muovere in piena libertà.
Italia Viva Calabria ritiene che i servizi debbano essere migliorati e non ridotti.
Ferrovie dello Stato e la Regione Calabria dedicano tanta attenzione al potenziamento dell’infrastruttura ferroviaria jonica ma invece, purtroppo, si va in direzione opposta, riducendo l’offerta dei collegamenti con approccio antistorico e anacronistico. Contro i Cittadini.
Il nostro pieno appoggio, quindi, alle istanze dei pendolari calabresi ed in particolare per quelli della tratta Sibari-Catanzaro”.
Così in una nota la Responsabile Mezzogiorno di Italia Viva Calabria, Caterina Urso.