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Conquista il pubblico il primo weekend di spettacoli del festival diffuso “Pragma”, promosso nell’ambito del progetto Reggio Fest

Grande riscontro da parte del pubblico per i primi tre spettacoli proposti, lo scorso fine settimana, nell’ambito del festival diffuso “Pragma”, una sezione del progetto ReggioFest, promosso dal Comune di Reggio, su fondi Mic. Sei compagnie (Accademia Senocrito, Centro Teatrale Meridionale, Mana Chuma, Scena Nuda, SpazioTeatro e Traiectoriae) unite per dar vita ad un programma di altrettanti appuntamenti culturali, diretti, in particolare, alle periferie.

La rassegna si è aperta venerdì 25 novembre, all’insegna della musica: Salvatore Cauteruccio, alla fisarmonica, e Danilo Guido, ai sassofoni, hanno coinvolto il pubblico con le sonorità mediterranee protagoniste di “Sud”, il concerto-recital promosso dall’associazione Traiectoriae. L’Auditoriumn Lucianum ha ospitato un viaggio attraverso diversi stili, influenze, tra le ispirazioni del jazz e del tango, composizioni inedite e brani di famosi autori, in un progetto musicale originale realizzato per Calabriae OperaMusica Festival – Rapsodie Agresti.

Sempre venerdì, l’appuntamento con il teatro, organizzato dal Centro Teatrale Meridionale: la serata ha visto la platea del Teatro “Zanotti Bianco” gremita per accogliere una delle più note e amate artiste del teatro e dello spettacolo italiano, Marisa Laurito, nelle vesti inedite della protagonista di “Persone naturali e strafottenti”. L’attrice, nei panni di Donna Violante (ruolo che, al debutto dello spettacolo, 50 anni fa, fu di Pupella Maggio), ha riportato in scena questo intenso e ancora moderno testo di Giuseppe Patroni Griffi, il racconto dell’incontro di quattro solitudini, in una notte che trascorre tra litigi, desideri repressi, recriminazioni. Accanto a Marisa Laurito, sul palco dello “Zanotti Bianco”, Giancarlo Nicoletti, anche regista dello spettacolo, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir.

A chiudere questa prima parte della rassegna, sabato 26, un racconto che ha unito musica e parole, le stesse protagoniste di un mondo affascinante come quello della radio. E proprio “La magia della radio” è il titolo dello spettacolo che la Compagnia Mana Chuma ha proposto, presso il Teatro San Bruno: i momenti della nostra storia, segnati dalla presenza, spesso salvifica, della radio, si intrecciano con quelli di una vita di lavoro in questo mondo magico, il percorso lavorativo di Massimo Cirri, notissimo conduttore del programma di Radio2 “Caterpillar”. E’ lo stesso Cirri a narrarli sul palco, mentre a ripercorrere le diverse storie è Mirko Artuso, con la partecipazione speciale – e la grande forza interpretativa – di Salvatore Arena, e, a legare epoche e ricordi, la musica eseguita dal vivo dalla Hanki Panky Band, che, alla fine, regala al pubblico anche due bis.

Il festival diffuso “Pragma” proseguirà venerdì 2 dicembre, alle ore 11, al Teatro “Zanotti Bianco”, con un altro intenso momento teatrale, questo volta promosso dalla Compagnia Scena Nuda: si tratta di Maxima, solo la luna ci ha visti passare”, una coproduzione Pandemonium Teatro di Bergamo e La Piccionaia di Vicenza, con regia e drammaturgia curate da Lucio Guarinoni e l’interpretazione di Francesca Bellini.

Quando Maxima parte dalla Siria per raggiungere l’Olanda è il 2015 e lei ha 14 anni. Aleppo, la sua città, è già da diverso tempo zona di guerra. Il padre e la madre acconsentono alla sua richiesta di partire. Inizia così il suo viaggio, con accanto solo due amici di famiglia, attraverso la Turchia, la Grecia, la Macedonia, la Serbia. Un viaggio a piedi, in barca, o stipati al buio dentro un camion. Un viaggio non solo fisico, ma anche emotivo e spirituale, di crescita.

Un racconto che è storia vera, raccontata dalla stessa Maxima, insieme alla scrittrice e giornalista Francesca Ghirardelli, in un libro da cui lo spettacolo è liberamente tratto.

Ancora spazio alla riflessione su percorsi personali e al tempo stesso universali, con “In nome del padre”, proposto da SpazioTeatro: sabato 3 dicembre, alle ore 20:30, l’Auditorium dell’Istituto De Gasperi ospiterà la produzione del Teatro Stabile di Bolzano, interpretata da uno dei più importanti esponenti del teatro contemporaneo, Mario Perrotta, anche autore della drammaturgia, cui ha collaborato lo psicoanalista Massimo Recalcati. “Un padre, uno e trino: nel corpo di un solo attore tre padri diversissimi tra loro per estrazione sociale, provenienza geografica, condizione lavorativa. Sulla scena li sorprendiamo ridicoli, in piena crisi di fronte al “mestiere più difficile del mondo””. Il rapporto con i figli adolescenti, “interlocutori disconnessi di altrettanti dialoghi mancati”, rappresenta “l’orizzonte comune dei tre padri che, a forza di sbattere i denti sullo stesso muro, si ritrovano nudi, con le labbra rotte, circondati dal silenzio. E forse proprio nel silenzio potranno trovare cittadinanza le ragioni dei figli”.

A chiudere la rassegna “Pragma” sarà un altro appuntamento musicale: il 4 dicembre, alle 19, all’Auditorium Lucianum, di scena il concerto promosso dall’Accademia Senocrito, “OperAzioneTango”. Protagonisti della serata, Gianluca Marcianò al pianoforte, Mario Stefano Pietrodarchi, al bandoneon, e il soprano Nadezhda Nesterova. Il programma spazierà tra arie d’opera (da “La Bohème” a “Le nozze di Figaro”, a “Un ballo in maschera”) e brani di Astor Piazzolla (da “Oblivion” a “Los Paqaros Perdidos”, da “Le Grand Tango”, fino a “Milonga del Annunciacion”), che seguiranno l’apertura dedicata all’omaggio a Ennio Morricone.

 

 

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