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Reggina, le tre squadre di Inzaghi e lo scoglio Ternana. Meglio guardare l’erba del vicino…

di Paolo Ficara – Melius abundare quam deficere. Forte dei tre gol rifilati alla Spal a domicilio, la Reggina ha preparato la trasferta di Terni con l’occhio sempre vigile verso il mercato e monitorando le condizioni di chi deve smaltire infortuni o entrare in forma. L’imperativo è di volare bassi. La realtà dice che lo scoglio Ternana potrebbe rivelarsi il più duro di questo inizio di campionato, che riserverà successivamente agli amaranto due impegni casalinghi alla portata.

I PILASTRI – Pur con un’infinità di notizie, questa estate, sui tanti rinforzi presi ma anche sugli altrettanti calciatori trattati senza poi finalizzare l’acquisto, è passata in sordina l’indicazione netta di Pippo Inzaghi dopo i primi giorni di preparazione: Cionek, Crisetig e Rivas non si muovono. Tutti e tre hanno risposto con giocate decisive a Ferrara, sentendo la fiducia del mister. No al Lecce per il faro del centrocampo, muro verso le offerte di Spezia e Sion per l’honduregno.

LA CONTINGENZA – Oltre alla competenza mostrata dal tecnico, unitamente alla sua conoscenza della categoria nella valutazione dei giocatori già presenti in organico, anche la casualità ha dato una mano. Per il triangolare di Salerno, Inzaghi si è visto praticamente costretto a schierare Liotti mezzala sinistra a riscaldamento concluso. Sempre sottovalutato il ragazzo di Pizzo, ma sempre a rispondere presente anche in un ruolo nuovo. Si è calato subito nella parte, e adesso il recupero di Obi può avvenire con meno ansia.

TRE SQUADRE – Annoverando dunque Liotti assieme a Fabbian, Majer, Lombardi, Lollo e appunto Obi, attualmente la Reggina conta ben sei giocatori per i due posti da mezzala nel 4-3-3. Per non parlare della pletora per il tridente: Rivas, Ricci, Canotto, Cicerelli, Agostinelli, Provazza, Menez, Gori, Santander e Di Stefano. Il totale fa dieci per tre posti. In attesa di sistemare gli attuali ricambi di Crisetig (Ejjaki, Gavioli e Marcucci), Inzaghi può contare di fatto su tre squadre dalla cintola in su. Se, come probabile, dal mercato arriverà un altro tassello per il centrocampo, dovrà essere un giocatore in grado di fare la differenza.

L’ERBA DEL VICINO – Non sappiamo se ridere o… se sganasciarci. In settimana, a Reggio si è posto l’accento sulle condizioni del manto erboso del “Liberati”, teatro domenica sera di Ternana-Reggina. Tutto giusto, se si fosse registrata la medesima attenzione verso il “Granillo”. Ed il riferimento non va solo alla rizollatura parziale, iniziata soltanto il 5 agosto (ossia pochi giorni prima rispetto a quella totale di Terni) e (manco a dirlo) a spese della Reggina per rimediare all’abbandono di maggio e giugno. Il giorno dopo Ferragosto, si è finalmente messo mano ai tanti tornelli non funzionanti. Sembra si sia intervenuti anche sulla falla più importante, e non in senso figurato: quella relativa al sistema antincendio. Ma solo il Gos che precederà Reggina- SudTirol del 28 agosto, potrà stabilire se è tutto risolto e se l’impianto di viale Galilei ha l’agibilità. Questo è stato il biglietto di benvenuto dell’amministrazione comunale a Felice Saladini. A Reggio conviene concentrarsi sull’erba del vicino.

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