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“The Memories Film Fest”, il tesoro cinematografico dell’Archivio Lastcam sotto i riflettori dei responsabili dell’Istituto Luce e della Soprintendenza della Calabria

“Non possiamo far perdere questo tesoro cinematografico, l’Archivio Audiovisivo Lastcam della famiglia Iannelli può diventare un punto di riferimento per far emergere, conservare e valorizzare il patrimonio filmico di questa regione. C’è un interesse di tutta la comunità locale e nazionale affinché questo archivio venga preservato. Lastcam, con sede a Bocchigliero, è stato riconosciuto dal Ministero della Cultura di interesse storico particolarmente importante, bisogna lavorare e investire per proseguire questo importante percorso iniziato qualche anno fa”. A sostenerlo la Soprintendente archivistica della Calabria, Giulia Barrera, ieri sera ospite della seconda edizione di “The Memories Film Fest”, il festival dedicato al riuso creativo delle immagini d’archivio, dove le memorie cinematografiche tornano a rivivere, consegnandoci racconti inediti del territorio e un patrimonio che rischiava di essere perduto. Bocchigliero anche quest’anno ha ospitato estimatori e curiosi della settima arte, che ieri hanno assistito alla proiezione di “Capelli Biondi”, lungometraggio muto datato 1919, riportato alla luce dalla Cineteca dello Stretto, il cui recupero ha dell’incredibile e oggi possiamo apprezzarlo grazie alla collaborazione con la Cineteca di Bologna. A comporre la musica, che ha accompagnato la visione della pellicola, il compositore siciliano Michele Catania, accompagnato da Ilenia Giorgianni al fluato e Roberto Scolaro al sax contralto.
La serata, presentata dalla giornalista Rai Gabriella d’Atri, si è aperta con un omaggio musicale a Marcello Mastroianni per i cento anni della sua nascita. Inoltre, l’Istituto cinematografico dell’Aquila “La Lanterna Magica” ha organizzato proprio nel borgo della Sila una mostra, visitabile fino al 22 agosto, con una raccolta di materiali unici che raccontano la straordinaria carriera dell’attore.
Ospiti della serata Patrizia Cacciani, responsabile Ufficio studi, ricerche, didattica e biblioteca dell’Istituto Luce, e Fabrizio Micarelli, responsabile Conservazione di uno degli archivi più ricchi al mondo, che quest’anno ha compiuto cento anni. “Nel nostro inventario ci sono circa 100mila pellicole, 15mila nastri di formati diversi, ma al momento – ha spiegato Micarelli – è stato digitalizzato il 30 per cento del materiale in pellicola. Abbiamo avuto modo di visitare la sede Lastcam e quello che mi ha colpito è la passione che traspare nel lavoro che svolge la famiglia Iannelli”. È l’Archivio Audiovisivo Lastcam, di cui è fondatore il documentarista e regista Giuseppe Iannelli, a custodire centinaia di pellicole cinematografiche in 35 mm, 16 mm e 8 mm, nastri video, filmati amatoriali girati prevalentemente in Calabria in un periodo che spazia dal 1920 al 2015. “L’Archivio con sede a Bocchigliero ha un immenso patrimonio da tutelare e salvaguardare – ha affermato Caterina Iannelli, direttrice artistica del Festival –, per noi l’Istituto Luce, memoria storica del Paese, rappresenta un esempio da seguire, una guida, ma per restituire nuova vita alle memorie del passato abbiamo bisogno di persone esperte del settore. Proprio per questo ci auguriamo che possa nascere una importante collaborazione tra la Soprintendenza, l’Unical e l’Istituto Luce”. Sfida accettata dai responsabili dell’Istituto Luce che non escludono la possibilità di organizzare, su richiesta dell’Università, dei corsi di formazione anche in Calabria. “Il mondo del cinema sta aumentando il suo interesse per i filmini di famiglia, i famosi super 8. L’Archivio Lastcam – ha affermato Cacciani – ha tutte le potenzialità, le competenze per promuovere il recupero, la digitalizzazione, il restauro e la valorizzazione delle pellicole di un tempo. Un lavoro che ci permette oggi di raccontare le storie di una comunità, di una regione e dell’intero Paese”.

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