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Racconti di una vita tra parole e palcoscenico: l’arte poliedrica di Giuseppe Mandica a Reggio Calabria

Venerdì 28 giugno, alle ore 18.00 si terrà, presso “Il Giardino di Eracle”, sito in Via Vicolo Vitetta 3 Reggio Calabria, l’evento culturale del maestro Giuseppe Mandica, scrittore, poeta, sceneggiatore e attore teatrale che presenterà il proprio libro “Calabresità”, introdotto dalla professoressa Maria Pascuzzi, docente di Antropologia culturale nella facoltà di Architettura dell’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria. La presentazione del libro sarà alternata da momenti di recitazione in vernacolo calabrese eseguiti dal maestro Mandica, accompagnato, per l’occasione, dal mandolino del maestro Totò Idotta.

 

“Calabresità” di Giuseppe Mandica è un libro che ha il potere di trasportarti direttamente nelle strade polverose e nei vicoli stretti della Calabria. Con una scrittura sincera e ricca di emozioni, l’autore ci porta a scoprire un lato della Calabria spesso poco conosciuto: la sua durezza, ma anche la sua capacità di far emergere la propria bellezza anche nei momenti più difficili.

 

Mandica si apre con coraggio, raccontandoci la sua storia personale fatta di sacrifici, ma anche di gioie e di momenti di grande intensità. Il suo racconto è un viaggio attraverso le sue esperienze di vita, una testimonianza di una Calabria che ama raccontarsi e che riesce a tirare fuori il meglio di sé anche nei momenti più delicati.

 

Attraverso le pagine di “Calabresità”, ci immergiamo in un intreccio di storie e di personaggi che animano la terra calabra, rendendo l’atmosfera del libro viva e coinvolgente. Un libro che va letto con il cuore aperto, pronto ad accogliere le emozioni che Mandica riesce a trasmettere con la sua prosa sincera e appassionata.

 

In definitiva, “Calabresità” è un libro che riesce a far emergere la vera essenza di una Calabria autentica e vitale, una Calabria che resiste e ama raccontarsi attraverso le parole di chi la vive ogni giorno. Ed è proprio nelle parole di Mandica che si racchiude il senso profondo del suo “Calabresità”; “Questo libro non è stato pensato con l’intenzione di avere un ritorno economico, ma se ritorno economico ci deve essere, deve essere per la mia terra: la Calabria. Pertanto invito il lettore a conoscere i calabresi venendo in Calabria e vivendo di persona questa terra, superando così i luoghi comuni da troppo tempo perpetrati anche dai massmedia. La Calabria non si identifica con la  ‘Ndrangheta, la ‘Ndrangheta è nel mondo.

Un libro consigliato a tutti coloro che vogliono scoprire le sfumature di una terra che, a dispetto di tutto, ha ancora tanto da dire e da regalare.

 

Giuseppe Mandica è senza dubbio una delle penne più brillanti della Calabria. Nato a Musalà di Campo Calabro, paese della provincia reggina, ha saputo trasformare la sua origine umile in un trampolino per il successo. La sua passione per la recitazione e la scrittura in vernacolo lo hanno portato a creare opere teatrali e poesie che hanno emozionato e divertito il pubblico di tutta la regione.

 

La sua carriera è stata costellata da collaborazioni prestigiose con nomi importanti del panorama artistico italiano, che gli hanno permesso di mettere in scena spettacoli di grande successo e di lavorare al fianco di attori di fama internazionale. La sua versatilità gli ha permesso di passare con disinvoltura dalla recitazione alla regia, dalla scrittura di commedie al versificare poesie toccanti e ricche di pathos.

 

Giuseppe Mandica non è solo un poeta, scrittore e sceneggiatore di talento, ma anche un uomo che ha saputo conquistare il cuore del suo pubblico grazie alla sua umiltà, alla sua passione per l’arte e alla sua capacità di emozionare e far sorridere chiunque si avvicini alle sue opere.

 

La sua eredità culturale è di certo un patrimonio che la Calabria può vantare con orgoglio, un artista che ha saputo raccontare le storie e le tradizioni della sua terra con una sensibilità unica e un talento innato. Giuseppe Mandica è senza dubbio una delle voci più autentiche e significative della cultura calabrese, un maestro della parola che merita di essere conosciuto e apprezzato oltre i confini della sua amata terra.

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