“Basterebbe avere la volontà e la capacità di guardarsi intorno per capire la realtà.
Ma, se proprio non riesce, sarebbe sufficiente ascoltare distrattamente un telegiornale o appena sfogliare un giornale per comprendere direttamente dall’Assemblea annuale di Bankitalia, dalle relazioni degli Istituti di Ricerca, dalle esternazioni dei rappresentanti della più grande banca d’affari mondiali, la JP Morgan.
Povertà, esclusione, tagli dei sevizi sociali, compressione dei salari e dei diritti sul lavoro, disoccupazione e precarietà aumenteranno a dismisura. E ciò ci viene presentato come un destino ineluttabile.
Ancor più tragico i balbettii di gran parte del mondo politico e sindacale che, quando proprio prova a biascicare qualcosa, ripete tristemente la tiritera del “Patto tra le parti sociali e con il Governo”. Sembra che il solco tra il Paese reale e le rappresentanze istituzionali e i corpi intermedi stia pericolosamente diventando abissale.
E’ necessaria e non più rinviabile una rottura nell’analisi e nelle pratiche di chi si candida a rappresentare e organizzare il mondo del lavoro e le classi popolari, ridotti a massa senza voce subalterna.
Riprendiamo a discutere di lotta alla precarietà e per i diritti del e sul lavoro. Non attraverso la convegnistica ufficiale dove, quelle che dovrebbero essere le controparti, invece di litigare realmente si abbracciano e si scambiano amichevoli pacche sulle spalle. Ma facciamolo con chi la vive sulla propria pelle e nella propria quotidianità”. Così scrive in una nota Pino Assalone, coordinatore “Democrazia e Lavoro”.
“Democrazia e Lavoro”, area programmatica della Sinistra CGIL, ha organizzato per LUNEDI’ 6 GIUGNO nel Cortile della Camera del Lavoro di Cosenza con inizio alle 17 un’assemblea su questo tema cui prenderanno parte Pino Assalone e Delio Di Blasi, di “Democrazia e Lavoro”, Ennio Banducci, lavoratore in un call center, Maria Teresa Fabbri ex tirocinante ed oggi assunta a tempo determinato.
A termine del dibattito, chiuderà i lavori Luigi DE MAGISTRIS.