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“Non tutte le cipolle rosse sono uguali, occhio!”: quella di Tropea spopola su Italia 1

“Così buona, gustosa, salutare, eclettica e straordinaria da essere tra i prodotti agroalimentari più soggetti a contraffazione. Occhio alla carta d’identità e al bollino del Ministero delle Politiche agricole, garanzia di qualità! Non tutte le cipolle rosse sono uguali”.

 

È l’appello che il Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP guidato dal Presidente Giuseppe Laria ha lanciato nel corso del servizio andato in onda nei giorni scorsi (domenica 5 novembre) su Studio Aperto Mag, rotocalco informativo a cura della redazione del Tg di Italia 1, che ha dedicato un esclusivo spazio di approfondimento alla regina della Dieta Mediterranea e alla prestigiosa vetrina di promozione de La Tropea Experience.

 

A cura di Matteo Pedrazzoli, il servizio si è concentrato sui protagonisti e sulle ricette dell’ultima edizione di successo del Festival dedicato alla Cipolla Rossa promosso dal Consorzio di Tutela della Cipolla Rossa di Tropea Calabria IGP.

 

Cinque preziosi minuti, da rivedere sulla piattaforma streaming di Mediaset Infinity (https://bit.ly/45WTUoZ), per sperimentare anche a casa la preparazione dei piatti promossi dagli chef internazionali. Dallo sgombro impanato e fritto con pane grattugiato giapponese e Salsa Tropea (con cipolla, ‘nduja, zucchero, sale, aceto e pomodoro) dello chef Hiro, passando per le crocchette di Igles Corelli, per finire all’instachef Max Mariola che ha spiegato come preparare un semplice e stratosferico spaghetto alle alici e cipolla rossa.

 

Forte, infine, l’appello lanciato da Celestino Drago, rinomato master chef italiano popolarissimo in California, che dalla esclusiva terrazza di Piazza Cannone, ha sottolineato l’importanza di agevolare le procedure di esportazione per consentire alla Cipolla Rossa di Tropea IGP di conquistare nuovi mercati. “La Rossa – ha detto – sta facendo impazzire i palati degli Stati Uniti, a Los Angeles è un must del Made in Italy ma dobbiamo lavorare per aprire nuove vie di commercializzazione oltre Oceano. Dobbiamo garantire che questo prezioso dono della terra calabrese – ha concluso Drago – possa trovare la sua strada nei banchi ortofrutticoli americani”.

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