Lo Stato ha pagato lo scorso anno ventiquattro milioni e mezzo di euro per risarcire chi ha subito ingiustamente la carcerazione preventiva. E’ quanto emerge dalla Relazione annuale sulle “Misure cautelari personali e riparazione per ingiusta detenzione – 2021” presentata dal ministero della Giustizia al Parlamento.
Al primo posto nella classifica, la Corte d’Appello di Reggio Calabria. I risarcimenti più cospicui da parte dello Stato arrivano proprio con riferimento ai provvedimenti emessi dai giudici del distretto reggino. Per tali pronunce, lo Stato l’hanno scorso ha pagato oltre 6 milioni e 700mila euro. Con una media di più 88mila euro, doppia di quella nazionale
Per quanto riguarda i procedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati per ritardi nelle scarcerazioni, dal rapporto emerge che 27 sono ancora in corso, mentre 9 si sono conclusi con l’assoluzione e 14 con la formula di “non doversi procedere”.