“Si può fare politica anche attraverso un libro che trasuda di impegno civico. L’impegno di raccontare una storia, la propria, fatta di successi costruiti con impegno e sudore, di servizio, perché la politica è servizio e non servirsi, di amici, persi e ritrovati, di dolore, quello che si prova quando il carcere significa una vita che si chiude dietro le spalle, di una sentenza, rispettata fino all’ultimo giorno, ma che non ha condannato un uomo ma un sistema, una sentenza che non parla di soldi rubati o di mafia, ma di un falso ideologico dai labili contorni giuridici”. Giuseppe Scopelliti lo ha detto chiaro, in pubblico e in privato, lo ha ripetuto ieri sera durante l’incontro tenutosi a Catanzaro, sulla terrazza Matteo Saliceti, nel quartiere marinaro, “non tornerà a fare politica, nonostante le sirene siamo tante e continue, ma continuerà a lavorare e soprattutto ad andare in giro a raccontare la sua vicenda”, parte della quale è scritta nel libro ‘Io sono libero’, scritto a quattro mani con il giornalista Franco Attanasio.
Parte della storia appunto, perché dalle parole dell’ex presidente della Regione – si legge in un comunicato stampa – traspare molto di più rispetto a quella che è stata tutta le vicenda politica, umana e giudiziaria che lo ha travolto, portandolo dai fasti di una carriera che puntava a vette alte, fino alla polvere del carcere.
Tanta la gente che ha ascoltato le parole di Scopelliti, in un dibattito che si è arricchito dei contributi di Valerio Murgano, coordinatore delle camere penali della Calabria, che ha sottolineato come indispensabile un riequilibrio dei poteri dello Stato, affinché la politica non sia soccombente lasciando larghi spazi anche a contropoteri, Filippo Mancuso, presidente del Consiglio Regionale, Paolo Mattia, consigliere provinciale. I saluti iniziali sono stati di Eugenio Riccio, consigliere comunale.
L’incontro è stato moderato dalla giornalista Giulia Zampina.
Scopelliti sui socialha scritto: “Anche ieri sera, a Catanzaro, grande partecipazione. Serata ricca di spunti ed emozioni. Grazie!”.
Eugenio Riccio, capogruppo della Lega a Palazzo de Nobili con in età adolescenziale un percorso politico parallelo a quello di Peppe Scopelliti – avendo rivestito la carica di segretario provinciale del Fronte della Gioventù di Catanzaro – ha detto: “Questo libro illustra, in particolare, il lato umano di Giuseppe Scopelliti. Lato umano che non può essere considerato secondario in un panorama politico attuale, purtroppo, privo di logiche sentimentali. Scopelliti ha rappresentato una pagina importante nel mondo della destra calabrese e nazionale”.