Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera con 222 voti. Il candidato
del centrodestra, in quota Lega, ha raggiunto e superato il quorum richiesto della maggioranza assoluta dei voti (ovvero 201).
A Maria Cecilia Guerra sono andati 77 voti, 52 a Federico Cafiero de Raho, a Matteo Richetti 22. I voti dispersi sono stati 2, le schede bianche 6 e 11 le schede nulle
“Oggi un rappresentante della Lega, putiniano, anti abortista, una persona che in una democrazia liberale non dovrebbe presiedere un Aula, sarà eletto presidente della Camera”. Lo ha detto Carlo Calenda, leader di Azione, intervenendo al Congresso del Partito Democratico Europeo, in corso a Roma.
“Indiscrezioni non mi interessano. Le magliette filo-putiniane erano Di sette anni fa” ha affermato il vicesegretario della Lega, Andrea Crippa, entrando alla Camera e replicando alle dichiarazioni delle opposizioni sul candidato del Carroccio alla presidenza di Montecitorio.
“No ad un presidente omofobo“. E’ lo striscione che è stato innalzato nell’Aula della Camera all’avvio del quarto scrutinio, al termine del quale è stato eletto il leghista Fontana alla guida di Montecitorio. Il presidente provvisorio, Ettore Rosato, ha subito chiesto ai commessi di rimuovere lo striscione. Lo striscione era stato esposto da Alessandro Zan, “padre” del ddl contro l’omofobia, e da due “matricole” del Pd: Rachele Scarpa e Sara Ferrari.
“Dopo la scelta fatta oggi, siamo ancora più convintamente all’opposizione” ha commentato il segretario del Pd Enrico Letta, lasciando Montecitorio.