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Paolucci Pierandrei a Reggina Talk: “Reggio è la 22ma città d’Italia, la Reggina deve presto tornare tra A e B”

di Paolo Ficara – Lustro e spessore. E’ ciò che sta conferendo la mostra “Il Calcio è Arte” alla città di Reggio Calabria, con l’esposizione presso la pinacoteca civica attualmente programmata fino al prossimo 3 marzo. Reggina Talk ne ha parlato con Umberto Paolucci Pierandrei, presidente della World Football Collection e proprietario dei vari cimeli esposti. Dalla Coppa Rimet alla Copa Libertadores. Dalle maglie di fuoriclasse assoluti come Baggio, Maradona e Pelè, a quelle di tutti i Palloni d’Oro compresi gli introvabili Matthews e Jascin.

Donadoni e Tassotti sono transitati da Reggio per visitare la mostra, presto ci saranno altri appuntamenti: “Il calendario prevede qualche sorpresa. L’appuntamento con Cabrini e Zambrotta, rinviato causa maltempo, sarà recuperato. Verrà Fabio Capello – svela Paolucci Pierandrei a Reggina Talk – Nel calcio si sa che siamo tutti scaramantici, quindi ci riserviamo altre sorprese”.

Al presidente della World Football Collection, abbiamo chiesto come ha fatto a reperire qualche maglia in particolare: “Ho avuto il privilegio, la fortuna e l’onore di avere un rapporto di grande cordialità con la signora Jascin, che aveva visitato una mostra a Milano. Sono stato a trovarla due volte a Mosca. Da lì, è nato un rapporto che mi ha permesso di accedere ad alcune cose della famiglia”.

Paolucci Pierandrei sorride, da ex dirigente dell’Inter nell’era Moratti, quando gli ricordiamo la sfuriata di Marcello Lippi dopo un 2-1 subito dalla Reggina, nella sala stampa oggi intitolata a Tonio Licordari: “Se ricordo quando Lippi chiese di essere esonerato? Il presidente lo ascoltò. Credo volesse essere mandato a casa, c’è riuscito. Con Vampeta sulla fascia. Non si è trovato evidentemente bene all’Inter”.

Il discorso si è poi spostato sulla Reggina: “Ero a Reggio, il giorno in cui è stato riacquistato il logo storico. E avevo visto l’entusiasmo del pubblico in piazza. In Italia succede spesso, ad un certo punto è accaduto anche al Napoli, che vengano a mancare le basi ad un club per stare in piedi. Reggio è tra le città più grandi d’Italia. Incredibile che abbia una squadra così lontana dal vertice della piramide calcistica. E’ pessimo per il sistema ed è pessimo per Reggio. E’ anche un fatto ciclico. Si spera che nel minor tempo possibile, è quella la differenza, possa tornare dove gli compete. Essendo la ventiduesima città più grande d’Italia, direi tra Serie A e Serie B”.

Un messaggio finale per chi intende visitare la mostra, rivolto in particolare ai turisti: “C’è l’opportunità unica, in questo mese e mezzo rimanente, di visitare una mostra che racconta storie di calcio uniche. Sia della Reggina, che di tutto il calcio italiano con la sua storia strabiliante. Nonché del calcio mondiale. Si va da Pelè, Garrincha, Di Stefano alla Copa Libertadores. C’è una maglietta azzurra di Cristiano Ronaldo che risale a quando giocava nel Madeira“.

Ricordiamo che il ricavato sarà devoluto in beneficenza alla Fondazione Chops.

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