La tecnologia incide profondamente sulle modalità di interazione tra individui, cambiando le forme della socialità, in base al periodo storico. L’arrivo di Internet, la nascita dei social e l’epoca degli smartphone hanno modificato drasticamente i paradigmi comunicativi, introducendo nuovi spazi virtuali dove le relazioni si intrecciano e si sviluppano. Questi spazi hanno ampliato le possibilità di connessione tra le persone distanti geograficamente, abbattendo le barriere fisiche, ma hanno anche ridotto le interazioni sociali “face to face”. Si pone dunque la domanda: il digitale e l’hi-tech stanno favorendo la socialità o la stanno contrastando?
La socialità ai tempi del digitale: i vantaggi
La tecnologia propone, come detto, degli strumenti che facilitano la condivisione di esperienze, idee e sentimenti, consentendo una comunicazione immediata e spesso in tempo reale. La capacità di condividere foto, video e post in ogni istante crea un senso di vicinanza e di partecipazione collettiva, che trascende i limiti imposti dallo spazio fisico o geografico. In contesti difficili, come ad esempio durante eventi di crisi o di isolamento forzato, la tecnologia diviene un canale essenziale per mantenere vivi i legami sociali, dando supporto emotivo e mentale a chi si trova in difficoltà. Un caso pratico lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle, con la pandemia.
Ci sono anche altri risvolti positivi, se si parla della tecnologia applicata alla socialità, come emerge analizzando il settore del gaming. Oggi, grazie ai giochi multiplayer, si possono creare amicizie e fondare delle vere e proprie comunità virtuali, che facilitano l’interazione tra gli individui che coltivano i medesimi interessi. Si tratta di una maniera di approcciarsi al sociale diversa da quella tradizionale, ma non meno importante o efficace, soprattutto per le nuove generazioni.
Naturalmente il grado di interazione cambia in base ai videogame. I MMORPG sono la massima espressione del social gaming, ma non rappresentano l’unica opzione. In tal senso, è bene citare che ci sono alcuni siti online che integrano anche una modalità dal vivo, in streaming, che include appunto anche questa soluzione. Vedi ad esempio i tour virtuali in ambito turistico. In pratica, si gioca con un croupier in carne e ossa, e il video dell’evento viene catturato dalle telecamere installate in loco e trasmesso in streaming live.
La dipendenza tecnologica e l’isolamento
La tecnologia è semplicemente uno strumento, che può essere utilizzato bene o male, e ciò vale anche per le sue applicazioni in ambito sociale. Sfruttarla in modo eccessivo può rubare tempo alle nostre attività e interazioni che coinvolgono il mondo reale, e ciò non dovrebbe mai accadere. Purtroppo, la dipendenza tecnologica (nota anche come IAD) è un disturbo reale e ufficialmente riconosciuto dalla comunità scientifica e medica.
Il consiglio, per evitarlo, è uscire di casa e riscoprire il piacere delle conoscenze a tu per tu. Lo si può fare ad esempio frequentando una caffetteria o un bar, come le caffetterie indipendenti più famose in circolazione, di cui parlano nell’articolo appena citato, pubblicato dal portale del casino Live di Betway, oppure abbracciando un hobby che coinvolga altre persone e senza il digitale. La tecnologia, in conclusione, è preziosa per le interazioni sociali, ma non deve limitare la possibilità di stringere rapporti “fisici” e reali con gli altri, che restano fondamentali per il nostro benessere emotivo e psicologico.