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SPAc – South performing and acting, al Teatro Comunale di Badolato “Di tutti i colori” di e con Dario Natale in scena sabato 20 dicembre

Prosegue con “Di tutti i colori” la rassegna SPAc, ideata e realizzata dalla Compagnia Teatro del Carro, in collaborazione con il Centro di Rilevante Interesse per la Danza Virgilio Sieni, nell’ambito delle attività di Residenze per Artisti nei Territori e Centri di Residenza promosso dal Mic Ministero della Cultura e Regione Calabria settore Cultura, con il patrocinio del Comune di Badolato. Lo spettacolo prodotto da Scenari Visibili, scritto e interpretato da Dario Natale, con paesaggi sonori di Alessandro Rizzo, ispirato a Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, alle suggestioni de “Il Giappone a colori” di Laura Imai Messina, e alle parole e gli scritti di Osvaldo Pieroni, andrà in scena al Teatro Comunale di Badolato (Cz) il 20 dicembre, alle ore 21:15.

Se i colori possono rappresentare un codice di archiviazione della nostra memoria, allora può esistere un richiamo cromatico che serva a richiamare i ricordi quando essi iniziano a disperdersi. “Non c’è blu senza giallo senza arancione” diceva Van Gogh, e potrebbe anche significare che non c’è felicità senza tristezza. Ma in quella particolare luce cangiante che investe lo Stretto di Messina, basta osservare il colore “cielo che passa”, per riconoscere tra i due estremi che non si possono più toccare, il senso di una vita. Capita in questo tempo di vederne davvero di tutti i colori, ombre sempre più minacciose si addensano purtroppo sul futuro delle nuove generazioni, che viene da chiedersi quale sia il rimedio, come orientarsi nella nebulosa, e se la memoria degli uomini, quella che non aduna fantasmi, ma che può consigliare nuove prospettive, sia ancora oggi necessaria. Forse approfittando di questo dubbio, le problematiche neurodegenerative, predoni dei ricordi, dilagano nelle case e nelle città, tali da indurre alcune città a pubblicare sui loro siti numeri verdi da chiamare in caso di incontri con persone affette da disturbi cognitivi. Insomma, sempre con maggiore frequenza, si esce dalle case senza saperle trovare, uomini, donne che, come i personaggi del finale di Fahrenheit 451, camminano per le strade con un bagaglio di storie da trasmettere, prima che esse scompaiano.

Saro, in vita sua ne ha viste davvero tante, sia in tempo di pace che di guerra. Sa che non potrà mai collegare il suo passato a questo presente dai valori rovesciati, dove smarrita è la misura del limite e del degrado. Si chiede il perché, Saro, pretende rispetto della sua condizione, della sua insufficienza, sa che al prossimo lampo, colto dai suoi sensi, aprirà il libro delle meraviglie: la vita che ha vissuto.

Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo, le suggestioni de Il Giappone a Colori di Laura Imai Messina, le parole e gli scritti di Osvaldo Pieroni, hanno gettato le basi del ponte sospeso su cui è salito Saro, una passerella che appare e scompare, unico ponte da cui guardare lo Stretto di Messina, lo Scilla e Cariddi, in quanto patrimonio presente e futuro di pesci, uccelli, esseri umani, mostri marini.

Ricordiamo che domenica 21 alle ore 19:00 al Convento dei Minimi di Roccella Jonica (Rc) andrà in scena la nuova produzione della compagnia Teatro del Carro, “Chi profumò la luna“, che ha debuttato lo scorso 8 dicembre al Teatro Comunale di Badolato, e che l’ultimo appuntamento del 2025 con la programmazione di SPAc al Teatro Comunale di Badolato, sarà il 27 dicembre con “Costellazioni“, il laboratorio di scoperta e di conoscenza della propria natura spirituale attraverso lo spazio temporale condotto da Barbara Michienzi, che si terrà dalle 16:00 alle 20:00.

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