Si e’ tenuta in Prefettura, a Reggio Calabria, stamane, su richiesta dell’associazione “Citta’ degli Ulivi” dei Comuni della Piana di Gioia Tauro, una riunione sulla problematica dell’agibilita’ degli impianti sportivi siti sul territorio dell’Area Metropolitana, gia’ oggetto di un precedente incontro con gli Enti territoriali. Vi hanno preso parte una delegazione di sindaci dell’ associazione, i rappresentanti dei Vigili del Fuoco, del CONI e della Federazione Italiana Giuoco Calcio.
“Nell’occasione, il Prefetto – spiega una nota – ha ribadito la necessita’ che tutte le strutture sportive del territorio, ai fini della libera fruibilita’ da parte del pubblico, siano munite della certificazione di agibilita’, come formalizzata dai competenti organismi tecnici, a seguito delle necessarie verifiche progettuali e di collaudo. Allo stato, tenuto conto della reiterata richiesta di informazioni trasmesse dalla Prefettura nel corso degli ultimi mesi e della assenza di riscontri tecnici su gran parte degli impianti provinciali, con particolare riguardo a quelli dove si disputano incontri di calcio, in un’ottica prevalente di tutela della sicurezza pubblica, risulta impossibile per i Sindaci continuare ad autorizzarne il libero accesso. E’, infatti, assolutamente dirimente – si afferma – la circostanza che vengano garantite le condizioni di sicurezza per gli spettatori ai fini dell’ingresso nel locale ove si svolge l’evento sportivo, assimilato, dal punto di vista della regolamentazione normativa, ad un pubblico spettacolo”.
Il Prefetto, quindi, ha nuovamente ricordato ai sindaci presenti le regole che sovraintendono alla disciplina di settore, e la necessita’ di acquisire la documentazione tecnica di progetto ai fini della disamina che dovra’ essere compiuta dalle singole Commissioni comunali di Vigilanza (nominate dal Sindaco medesimo).Ha inoltre evidenziato come la legge (art. 141 R.D. 6 maggio 1940 n. 635) consente, per le strutture con numero di spettatori pari o inferiore a 200, di sostituire l’intervento della Commissione con una Relazione tecnica di un professionista iscritto negli albi degli ingegneri, o degli architetti, o dei periti industriali, o dei geometri, che attesti la rispondenza del locale o dell’impianto alle regole tecniche stabilite con decreto del Ministro dell’Interno (DM 18 marzo 1996 – Norme di sicurezza per la costruzione e l’esercizio degli impianti sportivi).
E’ stato inoltre richiamato l’obbligo delle preventive verifiche previste dalla normativa di prevenzione incendi, di competenza del Comando Vigili del Fuoco, non necessarie esclusivamente per gli impianti con meno di 100 spettatori, ma obbligatorie per quelli da 101 spettatori ed oltre. “E’ pertanto competenza delle singole Amministrazioni comunali – scrive la Prefettura – la disamina della situazione di ciascun impianto, ai fini della adozione dei provvedimenti conseguenti. Il prefetto, infine, ha assicurato la massima disponibilita’ a rappresentare la problematica presso altri Organismi istituzionali, prima fra tutti la Regione Calabria, al fine di accertare la possibilita’ di accesso a linee di finanziamento specifico, anche a carattere sovranazionale”.
