«Ormai il re è nudo. Lo scontro interno al centrodestra regionale, palesato dall’esponente della Lega, Nino Minicuci, nell’ultima seduta del consiglio comunale di Reggio Calabria, sta privando la Città Metropolitana delle funzioni necessarie a svolgere appieno il proprio compito, al pari delle altre Metrocity italiane». Lo afferma la maggioranza consiliare di Palazzo Alvaro che, in una nota stampa, aggiunge: «Non è ammissibile che una questione così importante possa diventare strumento di campagna elettorale da brandire contro gli avversari politici, a discapito e in torto del destino dei cittadini». «Quella che stanno agitando gli esponenti della destra regionale – continuano i consiglieri – è un’arma impropria, un ricatto teso non al sindaco Falcomatà e al centrosinistra, ma ad un’intera comunità resa zoppa da logiche deviate e da un uso privatistico della cosa pubblica».
«Le funzioni alla Città Metropolitana, dice bene il sindaco Giuseppe Falcomatà – affermano ancora – non sono una gentile concessione, ma un obbligo di legge che la Regione sta scientificamente e cinicamente disattendendo. Una logica perversa, spinta da calcoli politici che nulla hanno a che vedere con il bene comune».
«I cittadini del comprensorio di Reggio Calabria – incalzano dalla maggioranza – non possono sopportare ulteriori ingiurie da parte di chi agisce in nome del proprio tornaconto politico a discapito di una comunità intera soffocata da quella che, a ben vedere, è in tutto e per tutto una “Regione straniera”».
«E’ ora che il Governatore Occhiuto spenga lo smartphone per qualche minuto – concludono – e si concentri sui reali bisogni dei calabresi e dei reggini, senza abusare oltremodo di una pazienza ormai giunta al limite. Il centrodestra metta da parte le proprie diatribe, candidamente ammesse dai suoi stessi esponenti locali, e riconosca, così per come stabilito dalle norme, le deleghe alla Città Metropolitana di Reggio Calabria. Ulteriori e immotivati ritardi equivarranno ad un atto ostile e insopportabile contro una comunità intera che pretende rispetto, attenzione e considerazione».