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Psichiatria Asp Reggio Calabria, Legacoop scrive al presidente Occhiuto: “Serve suo intervento immediato e risolutivo”

Riceviamo e pubblichiamo:

“Preg.mo Governatore,
la problematica legata alla riorganizzazione delle Residenze Psichiatriche nella provincia di Reggio Calabria, le cosiddette “strutture miste”, perché ancora oggi in co-gestione tra Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria e le cooperative sociali, richiede, per l’assoluta gravità della situazione venutasi a creare, un Suo intervento immediato e risolutivo.
Le dichiarazioni rilasciate, dal Subcommissario per l’attuazione del Piano di rientro del servizio sanitario della Regione Calabria dott. Ernesto Esposito, durante l’incontro svoltosi nel pomeriggio di giovedì 16 u.s. presso la Prefettura di Reggio Calabria, convocato e presieduto da Sua Eccellenza il Prefetto Clara Vaccaro al fine di mediare ed eventualmente dirimere per la soluzione, lasciano tutti attoniti, profondamente preoccupati ed amareggiati.
La decisione di voler ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza di merito con cui il Tribunale Amministrativo Regionale fa emergere le gravissime contraddizioni poste in essere nelle azioni da parte dell’Ente Pubblico ( ASP e Regione Calabria), annullando i provvedimenti attraverso cui la stessa Regione aveva escluso 5 Residenze Psichiatriche (delle 10 preesistenti) dal percorso di accreditamento, nonché i provvedimenti di ammissione delle altre Residenze, configura una scelta politica a nostro avviso “scellerata”, che va nella direzione di cancellare i servizi residenziali psichiatrici presenti nella Città Metropolitana di Reggio Calabria da più di trent’anni, impoverendo ancora di più un territorio depauperato nel tempo di servizi essenziali sanitari e che porterà a trasferire gli attuali ospiti ricoverati in strutture fuori provincia o regione, come se si trattasse di “cose” e non di persone umane, con il conseguente aggravio di complicazioni a carico dei familiari degli utenti che vivono giornalmente il disagio della malattia mentale.
Una determinazione politica che nuoce gravemente al sistema sociale e sanitario, nonché alle casse dell’ASP che continua a sborsare ingenti capitali per corrispondere le rette per i pazienti fuori dal proprio territorio e diametralmente opposta a ciò che il TAR indica come percorso da seguire:
“ …….. rimodulare l’assegnazione dei posti letto in modo da garantire l’accreditamento pro quota, in ragione del numero richiesto, di tutte i soggetti istanti. Per tal via questi ultimi, dopo oltre un ventennio di attività prestata in favore dell’ASP, avrebbero potuto ottenere l’agognato formale riconoscimento del loro status giuridico di ‘strutture accreditate’, ambendo successivamente, nell’evenienza di una rimodulazione in aumento del fabbisogno territoriale della residenzialità della salute mentale, ad un incremento della relativa assegnazione di posti letto (sul punto si veda la nota prot. 40876 del 7/8/2023 trasmessa dall’ASP di Reggio Calabria al Commissario ad acta ed al Dipartimento Tutela della Salute, con la quale si dava atto, in conseguenza del mancato perfezionamento delle procedure di autorizzazione/accreditamento delle strutture eroganti i servizi di residenzialità nell’area della salute mentale, della saturazione dei posti disponibili, “nonostante le strutture siano esistenti ed operanti sul territorio da anni”. Con la conseguenza del “blocco dei ricoveri, con l’impossibilità di inserire nuova utenza, e il permanere in stato di cronicità, di quella già inserita da anni. Diretto effetto, nonostante l’ingente spesa affrontata, è l’impossibilità a soddisfare in loco la continua domanda per cui si è giunti, malgrado tutto, al punto in cui l’invio fuori regione, con il carico di spesa che esso comporta, rimane l’unica possibilità di non essere inadempienti rispetto al proprio obbligo di cura)”.
Legacoop Calabria apprezzare l’impegno di Sua Eccellenza il Prefetto, a cui vanno i Nostri ringraziamenti per la grande sensibilità dimostrata alla tematica e che, nel ritenere urgente una definizione della stessa, si è appellata alla Regione esortandola di adottare ogni provvedimento utile per consentire il proseguo dell’attività in emergenza, vista la situazione di straordinaria necessità ed urgenza che interessa tanto i pazienti ricoverati quanto i lavoratori.
Auspichiamo che, nel prendere atto della necessità di una risposta immediata, il Suo autorevole intervento possa riportare serenità ai pazienti ricoverati, ai loro familiari ed ai circa 150 lavoratori impegnati nel settore, decretando finalmente risolta una delle più gravi piaghe della sanità in Calabria e restituendo dignità alla azione amministrativa, oggi responsabile di un gravissimo comportamento che se avallato porterà certamente a conseguenze sociali devastanti nel territorio metropolitano di Reggio Calabria, con la chiusura immediata dei servizi da parte delle cooperative non più disposte a sottostare all’inerzia di una pubblica amministrazione per anni latitante ed irresponsabile.

Cordiali saluti”.

Legacoop Calabria Il Presidente
Dott. Lorenzo Sibio

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