Gentile direttore,
in relazione all’articolo pubblicato dalla sua testata online il 6 febbraio scorso avente titolo «Il movimento politico reggino “Patto per il Cambiamento” su Italo Palmara: “Ha 450mila buoni motivi per difendere la destra reggina”» comunico quanto segue:
Nell’articolo in questione si fa riferimento a “ben oltre 170 consulenze” che mi sarebbero state assegnate dall’Amministrazione Comunale e per le quali io sarei “costato alle casse dei reggini quasi 450 mila euro”.
I dati sopra riportati sono del tutto falsi e chi è entrato in possesso (in palese violazione della legge sulla privacy) di documentazione relativa agli incarichi a me assegnati dall’Ente, non ha avuto nemmeno la capacità di saperli leggere e così ha confuso perfino il numero di incarichi con quello delle fasi di giudizio. E cioè, tanto per fare un esempio concreto: tempo addietro ho ricevuto dal Comune l’incarico per costituirmi in un noto processo di criminalità organizzata. Ebbene, in quel caso l’incarico è stato uno e soltanto uno ma, tra stralci di posizioni, scelte di rito, impugnazioni e ricorsi straordinari, le fasi di giudizio relative a quell’incarico sono state 14. Ecco, l’autore della nota le ha invece conteggiate (non so se in buona o mala fede) come se io avessi ricevuto non uno ma 14 incarichi.
E analogo discorso vale anche per la stragrande maggioranza di tutti gli altri casi, dove, tra udienza preliminare, primo grado, appello e Cassazione, a fronte di un solo incarico ho espletato il mio mandato difensivo in 2, 3 o più fasi di giudizio.
Per quel che riguarda poi le somme che io avrei percepito in vent’anni di incarichi, la cifra indicata dall’autore della nota (450 mila euro…) è assolutamente falsa, abnorme e del tutto disconnessa dalla realtà. Già da un sommario conteggio effettuato tramite il mio commercialista sulla base delle fatture da me incassate e pagate dal Comune dal 2003 al 2023, emerge un dato infinitamente più basso rispetto a quello indicato nella nota. Provvederò al più presto a farmi rilasciare una certificazione in tal senso dal Settore Finanze del Comune di Reggio Calabria al fine di allegarlo alla querela che andrò a presentare contro chi ha diffuso queste falsità.
L’intento diffamatorio della nota si appalesa ancor di più nella parte in cui si vuol fare intendere al lettore che tutti i dati che io ho fornito nella conferenza stampa del 2 febbraio (e che confermano che il centrodestra ha prodotto per Reggio risultati nettamente migliori rispetto al centrosinistra) sarebbero (oltre che “spericolati e improvvidi”…) il frutto di una mia “interessata” riconoscenza verso chi mi ha dato gli incarichi (“Riteniamo che l’avvocato Italo Palmara abbia 450 mila buoni motivi per provare una forte nostalgia verso le amministrazioni comunali del centrodestra”).
E invece quelli forniti da Reggio Futura sono dati certi, neutri e certificati perché provenienti da qualificatissime fonti terze (Istat, il Sole 24 Ore, Camera di Commercio di Reggio Calabria e Comune di Reggio Calabria). Altro che dati “spericolati e improvvidi”…
Infine, nella nota si fa riferimento al pagamento delle mie competenze in un altro importante maxi processo (dove già solo in primo grado ci sono state ben 76 udienze…). L’anonimo autore scrive testualmente “È ovvio, sia chiaro, che il lavoro debba essere sempre e comunque pagato, in giusta misura per l’effettivo impegno prestato” ma a tal proposito omette di dire che per quel processo, nel 2013 lo stesso Comune di Reggio Calabria, con nota protocollata, aveva espresso un parere di congruità sull’attività da me svolta e l’aveva quantificata in € 14.074,00 salvo poi non pagarmi quegli importi per oltre otto anni e liquidarmi alla fine, nel 2021, “soltanto” 6.000 euro. Ecco, questa è la prova che l’attività professionale da me svolta è stata pagata in misura inferiore (e non certo superiore, come vorrebbe far intendere la nota) rispetto “all’effettivo impegno prestato”… lo conferma la stessa missiva inviatami oltre 10 anni fa dal Comune.
Per tutte queste ragioni ho già dato incarico ai miei legali, avv.ti Emanuele Genovese e Giacomo Iaria, di predisporre una querela ed agire per il ristoro dei danni nei confronti dell’autore della nota in questione e di chiunque altro abbia concorso alla diffusione di quei dati falsi e diffamatori.
Da ultimo faccio presente che se queste note diffamatorie avevano lo scopo di delegittimare la mia figura e di silenziare le mie critiche all’operato dell’attuale amministrazione, in realtà hanno sortito un effetto diametralmente opposto: l’ «operazione verità» andrà avanti più spedita di prima. A breve la seconda puntata.
Reggio Cal., 20.02.2023
Distinti saluti
Avv. Italo Maria Palmara