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Ponte sullo stretto, Versace replica a Salvini al seminario di Villa San Giovanni: “Servirà a poco senza opere complementari”

“Il Ponte sullo Stretto servirà a poco se non si realizzeranno tutte le opere complementari utili ad unire il nostro territorio al resto del Paese”. Lo ha detto il sindaco facente funzioni della Città metropolitana di Reggio Calabria, Carmelo Versace, nel suo intervento al seminario sul tema “Il Ponte sullo Stretto di Messina – Un’opportunità per i territori dello Stretto e per l’area Euro-Mediterranea”, organizzato dal Lions club nell’ambito del meeting “Forum permanente del Mediterraneo e Mar Nero”.

Versace ha sottolineato le “criticità di sistema che ruotano intorno all’idea di realizzazione di un’opera faraonica. Non capisco – ha aggiunto il sindaco metropolitano rivolgendosi, fra gli altri, ai vertici di Rfi – come sia possibile che, nel 2017, da Reggio Calabria si arrivava a Roma in poco più di quattro 4 ore e, adesso, la stessa tratta, nonostante i forti investimenti sulla rete, si percorra con un’ora in più di viaggio. Cosa dovrebbe collegare il Ponte se questo è lo scenario che siamo costretti a vivere ed analizzare? Siamo davanti ad una mega-opera che, da possibile risorsa, rischia di trasformarsi in una cattedrale nel deserto. Servono infatti opere complementari che sono cosa ben diversa dalle opere di compensazione di cui non avvertiamo alcun bisogno. Il problema, infatti, non è la realizzazione di infrastrutture, ma la loro messa in rete con quelle già esistenti. Non vedo come le nostre imprese possano continuare ad investire qui se queste sono le condizioni di partenza”.

Il sindaco ha detto di avere “apprezzato le parole del ministro Matteo Salvini quando, in passato, ha assicurato la presenza delle Città metropolitana di Reggio e Messina al tavolo della ‘Società Stretto di Messina spa’, così da potere supportare le legittime richieste che arrivano dei territori. Se si parla di Ponte – ha detto Versace – non possiamo non pensare al sistema di portualità ed a quello aeroportuale, temi sui quali la Città metropolitana non può operare fintanto che la Regione non trasferirà al nostro ente le funzioni che gli spettano per legge.

E se immagino che interverrà prima il Parlamento a risolvere una questione che, ancora oggi, la Regione, unica in Italia, non ha risolto, gradirei, comunque, una presa di posizione netta e chiara da parte delle autorevoli ed importanti cariche istituzionali su una faccenda che interessa direttamente le nostre comunità”. Il sindaco metropolitano facente funzioni ha fatto riferimento, inoltre, alla questione della continuità territoriale.

“Se ne continua a discutere – ha detto – ma anche in questo caso servono azioni concrete. Negli uffici del ministero per le Infrastrutture giace un protocollo d’intesa che aspetta la firma dell’Anas per acquisire la competenza, come giusto che sia, sulle vecchie strade provinciali di interconnessione che, fino al 2011, venivano finanziate dallo Stato con 19 milioni di euro e che oggi vengono gestite dalla Città metropolitana con trasferimenti per un milione e mezzo su 1800 chilometri di viabilità”.

“Servirebbe un po’ di buona volontà da parte di Anas – ha detto ancora Versace – per firmare, come del resto ha fatto in tutta Italia, questo accordo per liberare delle risorse e per poter fare il minimo indispensabile nei confronti dei nostri territori. Sono piccole richieste, risolvibili in appena 10 minuti, ma in grado di infondere un segnale diverso ad un territorio marginalizzato come il nostro”.

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