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Villa San Giovanni, ‘Momento Civico’: “Dopo la vicenda Siclari, un errore avviare il processo di normalizzazione”

“Il più grave errore che può essere commesso, dopo quanto accaduto al Consigliere Comunale, Daniele Siclari, è avviare un processo di normalizzazione che porti ad un disimpegno, prima ancora che sul fronte politico, su quello della democrazia, poiché un conto è l’azione di contrasto svolta dalla magistratura contro tutte le forme criminali, altro è l’attività politica e amministrativa che ciascuno, nei rispettivi ruoli, deve protendere al raggiungimento dei più alti livelli di trasparenza e di inclusione sociale, riducendo gli spazi di ambiguità di cui si nutrono esternazioni e gesti criminali.

La sola solidarietà al Consigliere Comunale, sulla cui serietà e dedizione al ruolo non può essere sollevato alcun dubbio, non è sufficiente, esattamente come è necessario bandire forme di ipocrisia e ragionamenti retorici del “restiamo uniti contro la criminalità”, ma poi volutamente si soprassiede su gesti che esprimono il senso di una sottocultura che rappresenta l’esatto contrario della civiltà.

Non sappiamo e non è compito nostro stabilire le ragioni di un gesto sciagurato e da condannare senza appello, commesso ai danni di Siclari, sebbene le statistiche offerte dal Ministero dell’Interno, e la storia, ci indichino la scarsa probabilità che possa trattarsi un gesto compiuto ad opera della criminalità organizzata. Così come, partendo da questo assunto e dall’incisiva azione di vigilanza e controllo compiuta dal Siclari nel ruolo con competenza e serietà, non può escludersi che tra le cause che hanno determinato tale gesto sia da annoverare la propria azione politica.

D’altro canto è palese quanto stia avvenendo negli ultimi tempi, così come appartiene alla storia documentale che ciò che è accaduto ha coinciso con la convocazione di un Consiglio Comunale che avrebbe dovuto votare un’azzardata variazione di bilancio, caratterizzata da un problematico parere del Revisore Contabile giunto peraltro in ritardo.

Così come appartiene ormai alla storia che la prostrazione fisica e psicologica in cui si è venuto a trovare il Consigliere Siclari, non ha consentito allo stesso di intervenire sui temi del bilancio, come ci aveva sino ad ora abituati. E fa specie la fotografia mostrata dalla Istituzione cittadina, dove vengono stravolti ruoli e competenze ed è il sindaco, ad inizio seduta, ad annunciare la notizia in luogo del Presidente del Consiglio Comunale.

Nel mondo della civiltà è impensabile che il diritto di dissentire e di controllare l’azione dei pubblici poteri possa portare a gesti deprecabili come quello accaduto al Consigliere Siclari, a meno che ciò non sia giustificato dall’essersi determinata una condizione di ambiguità tra ruoli e funzioni, unita ad una riduzione dei livelli di trasparenza che sottendono alla difesa e cura dei beni comuni.

Allora prima dell’ipocrita appello a fare fronte comune, invocando di fatto l’avvio di un processo di normalizzazione contro ogni forma di criminalità, l’impegno dovrebbe essere quello dello sforzo a garantire le più alte forme di trasparenza e di democrazia. Tanto più se appena qualche istante dopo, in pieno Consiglio, si abbandonano toni civili e con protervia si cercano e provocano conflitti e dissidi”.

Così in una nota l’associazione “Momento Civico” di Villa San Giovanni.

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