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Monsignor Checchinato in una lettera al sindaco Franz Caruso: “Bene valorizzazione di Cosenza Vecchia”

“Che ben vengano momenti e occasioni che aiutino a promuovere e valorizzare il nostro territorio”. E’ quanto scrivono Mons. Giovanni Checchinato, don Salvatore Fuscaldo ed i Direttori degli Uffici di Curia al sindaco di Cosenza, Franz Caruso in risposta ad una lettera inviata dal consigliere delegato ad Agenda Urbana, Francesco Alimena, in cui si scusava per gli eventuali disagi a seguito dell’avvio dei lavori di riqualificazione dell’illuminazione urbana di Cosenza Vecchia.

“Ringrazio l’intera Amministrazione Comunale – prosegue la missiva di Monsignor Checchinato – e la tua cara persona per l’attenzione e la cura prestata nel valorizzare l’antico Corso Telesio con opportuna e ben studiata illuminazione atta a promuovere anche visivamente i principali edifici storici tra cui il Palazzo Arcivescovile e l’annesso Museo Diocesano. Il disagio di pochi giorni causato alla viabilità è davvero nulla rispetto al beneficio che se ne trarrà in seguito. Siamo davvero grati per l’attenzione riservataci e, consapevoli della necessaria e preziosa collaborazione in vista del bene comune, rinnoviamo la piena disponibilità per qualsiasi evenienza”.

“Le parole di Monsignor Checchinato, di don Salvatore Fuscaldo e dei direttori degli Uffici di Curia – ha commentato il sindaco Franz Caruso – mi sono da sprone per proseguire con sempre maggiore determinazione l’azione faticosa e difficile, perchè rivoluzionaria, che sto portando avanti a Palazzo dei Bruzi a servizio della città e del bene comune. Le scelte di un Sindaco sono sempre tormentate, soprattutto oggi che i Comuni, tutti, soffrono di una grave carenza economico/finanziaria. Ancor più angosciose sono, però, le scelte che deve compiere chi come me si sta battendo contro le procedure di dissesto ed un piano di riequilibrio lacrime e sangue, avendo, però, sempre a cuore la giustizia sociale e i diritti dei cittadini. E’ una lotta estrema e quotidiana che sto portando avanti, a volte non pienamente compresa dall’opinione pubblica, perché risanare l’Ente significa rinunciare anche ai fasti della ribalta, che portano consensi facili, a favore del potenziamento di un servizio che è ordinario in situazioni normali, ma che diventa straordinario quando si amministra con un dissesto in corso. La mia, però, è e vuole essere un azione al servizio della città e delle future generazioni a cui io non solo non lascerò debiti, ma a cui cederò anche il testimone di una città che deve ritornare finalmente alla normalità per pulizia, decoro e servizio idrico, settori in cui stiamo già intervenendo con buoni risultati. E poi la nostra Cosenza Vecchia che con Agenda urbana e Cis riporteremo agli antichi splendori e che rivitalizzeremo, insieme a tutti i quartieri periferici e popolari fino a ieri abbandonati a se stessi, manutenendo e rafforzando, contemporaneamente, la cura di un centro città che vede nel MAB il suo fiore all’occhiello”.

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