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Assisi, Barberio e Procopi: “TARI aumenta ovunque, non a Catanzaro. Segno di buona amministrazione”

“Se è vero che negli ultimi cinque anni si è registrato un aumento a livello nazionale del 7 per cento del costo della Tassa dei rifiuti, possiamo dire al contempo che Catanzaro è riuscita a distinguersi andando in controtendenza. Nel 2024, infatti, la Tari costerà due punti percentuali in meno rispetto all’anno scorso e l’amministrazione comunale è riuscita a ridurre anche i rincari per l’anno in corso, a dispetto delle pessimistiche previsioni iniziali. Infatti, il peso dell’inflazione ha causato notevoli aumenti della tassa un po’ dappertutto, da nord a sud, con alcuni casi eclatanti come quello di Palermo dove si è toccata la cifra +6%.
Nel Capoluogo calabrese, invece, è stato alleviato il peso della tassa sulle famiglie grazie ad un’oculata gestione da parte dell’assessore all’ambiente Giorgio Arcuri che ha lavorato, in particolare, per tagliare il più possibile gli esborsi legati allo smaltimento dei rifiuti negli impianti privati e per valorizzare, al contempo, le economie derivanti dalla corretta gestione della raccolta differenziata. Ovviamente, l’auspicio è che questo trend possa proseguire e migliorare nel tempo, e servirà l’impegno di tutti i cittadini per superare la già ragguardevole percentuale di oltre 70 punti legata alla differenziata in città. Catanzaro parte, in tal senso, avvantaggiata dai numeri e da una virtuosa amministrazione che, in questo caso, ha fatto la differenza rispetto al resto delle grandi e medie città, mettendo in luce un’inversione di tendenza da non sottovalutare”. Lo affermano in una nota stampa i  consiglieri comunali Francesco Assisi, Antonio Barberio e Giulia Procopi.
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