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Blitz anti-‘ndrangheta, la difesa del sindaco Manna: “Ipotesi accusatoria infondata. Chiediamo revoca misura cautelare”

“Il sindaco di Rende avv. Marcello Manna ha scelto, per doveroso rispetto dell’Autorita’ Giudiziaria, di non reagire alla incredibile campagna di aggressione mediatica della quale e’ sato fatto oggetto in questi giorni, prima di rendere l’interrogatorio di garanzia. Oggi l’avv. Manna non si e’ limitato a protestare la propria assoluta estraneita’ ad ogni preteso accordo elettorale illecito, ma ha fornito alla Procura ed al Gip documentazione di sue attivita’ amministrative obiettivamente incompatibili con quella infondata ipotesi accusatoria”. A riferirlo sono, in un comunicato, gli avvocati Gian Domenico Caiazza e Nicola Carratelli in riferimento alla posizione del primo cittadino di Rende, loro assistito, destinatario, nei giorni scorsi, di un provvedimento di misura cautelare agli arresti domiciliari nell’ambito dell’operazione della Dda di Catanzaro che ha portato all’esecuziuone di 202 misure restrittive.

“Ed infatti – prosegue la nota – gli atti amministrativi inerenti le vicende oggetto di indagine, evidentemente non in possesso degli inquirenti ma oggi depositate, dimostrano senza equivoci come, contrariamente alle congetturali interpretazioni di talune intercettazioni di conversazioni (comunque mai direttamente coinvolgenti la persona dell’avv. Manna), il bando di gara per la gestione del palazzetto dello sport sia stato preceduto, accompagnato e seguito da attivita’ amministrative formali e sostanziali assolutamente legittime e pienamente trasparenti, adottate dai soggetti funzionalmente delegati ad assumerle, nel rigoroso rispetto dei principi di imparzialita’, correttezza e buon andamento della Pubblica Amministrazione”.

Il sindaco Manna, continuano i due avvocati, “ha altresi’ prodotto documentazione attestante come sin dai primi passi del suo mandato egli abbia adottato (doverosamente e legittimamente) atti nei confronti dei soggetti con i quali egli, secondo l’accusa, avrebbe stipulato l’accordo elettorale illecito, privativi in danno di costoro di alcuni benefici loro accordati da precedenti amministrazioni. E’ stata dunque documentata al Giudice ed all’Ufficio di Procura – prosegue la nota – una attivita’ amministrativa adottata dal Sindaco Manna all’indomani della sua elezione, che vale da sola a smentire insuperabilmente la esistenza di quei presunti, contestati accordi elettorali illeciti. Confidando nel valore inconfutabile della documentazione prodotta e dei chiarimenti pienamente resi oggi al Giudice, la difesa ha formulato istanza di revoca della misura cautelare disposta nei confronti del proprio assistito”.

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