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Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio: “Resta a Crotone la sede istituzionale. A Catanzaro, sede distaccata”

La sede istituzionale della Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio resta a Crotone, mentre a Palazzo Alemanni a Catanzaro ci sarà una sede distaccata.

E’ quanto si afferma in una nota della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Catanzaro e Crotone in relazione alla notizia della concessione, in comodato d’uso, per la durata di dieci anni, da parte della Regione di Palazzo Alemanni in favore proprio dell’istituto che fa capo al Mic. Una notizia che aveva creato non pochi malumori a Crotone anche alla luce della sentenza del Consiglio di Stato che, il 6 ottobre 2022, aveva rigettato il ricorso dell’allora amministrazione comunale guidata da Sergio Abramo contro l’assegnazione della sede della Soprintendenza a Crotone. Nella nota la soprintendente Stefania Argenti ricorda che la Soprintendenza di Catanzaro e Crotone era “sprovvista poco meno di due anni fa di una propria Sede istituzionale” ed ora ha ottenuto “due prestigiosi immobili ubicati nelle due province di Catanzaro e Crotone”.

Così “dopo l’acquisto a marzo 2022 del prestigioso immobile ubicato nel centro storico di Crotone denominato ‘Palazzo Morelli’, acquisito in via di prelazione per la sede istituzionale di questa Soprintendenza, procedura attualmente sub iudice a causa di un contenzioso amministrativo azionato da controinteressati, di recente si è concretizzata, grazie al sinergico coinvolgimento di diversi attori istituzionali, anche la disponibilità di una porzione di ‘Palazzo Alemanni’ grazie alla Regione Calabria. Un immobile che evidenzia Argenti, “consentirà a questo Istituto di avere, anche nel capoluogo di regione, una sede distaccata di rappresentanza, efficiente e adeguata alle esigenze ed alle necessità che la mission istituzionale impone anche sul territorio catanzarese. Nelle intenzioni di questa Amministrazione vi è, difatti – sostiene la soprintendente – la ferma volontà di utilizzare al meglio questi prestigiosi edifici, i quali verranno certamente valorizzati e restituiti al territorio per divenirne spazi di condivisione e crescita culturale”.

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