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Barbacci (Cisl Scuola): “Dati preoccupanti su progetti PNRR, speso solo il 38% delle risorse”

“I dati sono preoccupanti su spesa progetti Pnrr. Ci risulta che sia stato speso per quanto riguarda i progetti ‘scuola 4.0’ circa il 38% delle risorse Pnrr, mentre per quanto riguarda i divari territoriali che sono in gran parte collocati nelle aree metropolitane sia del nord che del sud, ma in particolare al sud a cominciare da Sicilia, Calabria, è stato speso poco più del 3% di risorse che invece dovevano essere destinate sia ai divari che per quanto riguarda la dispersione scolastica”.

Lo afferma all’Adnkronos, Ivana Barbacci, segretaria generale della Cisl Scuola. “Temiamo ci sia stata un’impostazione, anche metodologica, non rispondente ai bisogni reali della scuola, perché immaginare che i ragazzi che non frequentano la scuola la mattina, per il tramite di progetti Pnrr possano frequentarla il pomeriggio, senza però avere poi una rete di supporto e sostegno di trasporti, mense e anche di organizzazione all’interno degli edifici scolastici, è una pia illusione. Le scuole non sono state messe nelle condizioni di dare gamba e testa a questi progetti quindi rimangono sulla carta senza portare benefici”.

In merito alla presenza di studenti stranieri nelle scuole, Barbacci ricorda di aver già preso una posizione: “i tempi sono maturi per lo ius scholae, quindi una piena accoglienza degli studenti stranieri a cominciare anche da una ‘prima accoglienza linguistica’: per chi arriva nelle nostre scuole e non conosce perfettamente la lingua serve l’introduzione di una disciplina, di una materia, cioè l’italiano come ‘lingua 2’ che deve diventare curriculare nelle scuole e con insegnanti dedicati”.

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