Presentazione del libro
I CAMPI DI SALÒ
Internamento ebraico e Shoah in Italia
di
Carlo Spartaco Capogreco
Einaudi
Dialoga con l’Autore
Cristina Briguglio – Docente
Coordina
Domenico Calabria – Presidente Caffè Letterario Mario La Cava
L’idea che sta alla base di questo libro è, anzitutto, quella di fornire al lettore – dopo un rapido richiamo alle vicende dell’antisemitismo fascista, dal 1938 – una mappatura territoriale complessiva, ancora mancante, dell’internamento ebraico attuato dalla Repubblica di Salò, dal 1° dicembre 1943, e delle sue connessioni con la deportazione dall’Italia, condotta dalle autorità di occupazione tedesche, nel quadro della «soluzione finale del problema ebraico».
Capogreco affronta il contesto persecutorio antiebraico della R.S.I., determinato soprattutto (sul finire di quell’anno) dal passaggio di testimone dai tedeschi agli italiani nella gestione dei rastrellamenti nella Penisola. Con un’approfondita ricognizione storica, territoriale ed archivistica, egli mette a fuoco tutti i «campi provinciali», contestualizzandoli nella piú ampia pagina dell’internamento civile fascista. Non tralascia, quindi, uno sguardo d’insieme agli anni 1940-45 e al composito intreccio tra siti geografici e funzioni politico-poliziesche, relativo all’internamento ebraico e alla Shoah; senza escludere i Lager nazisti che operarono in Italia.
IL LIBRO
Nell’autunno del 1938 si ebbe l’avvio della persecuzione di Stato degli ebrei in Italia. Ciò non colse le vittime, propriamente, di sorpresa. Anche se molti ebrei italiani credevano ancora, nonostante tutto, a un qualche ruolo «di garanzia» e «di equilibrio» di Mussolini. Poi, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, l’occupazione tedesca e la nascita di una repubblica collaborazionista, gli ebrei (privati dei diritti civili da cinque anni, ma non ancora avvezzi ad altri tipi di violenze) non sempre riuscirono a cogliere tempestivamente il «salto di qualità» subito dalla persecuzione.
Sappiamo che il fascismo rinato a Salò in versione repubblicana si spinse, oggettivamente, sino al punto di mettere in dubbio lo stesso diritto all’esistenza degli ebrei, privandoli fattualmente della cittadinanza e dando legittimità di principio al dispiegarsi della Shoah nella Penisola. Quella grave decisione – presa, sul finire di novembre del 1943, con una semplice ordinanza, telegrafata sotto forma di circolare – dispose l’arresto, il sequestro dei beni e l’internamento degli ebrei in campi interinali locali, detti «provinciali», in attesa di essere trasferiti in altri, nazionali e di maggiori dimensioni, indicati come «campi speciali». E, di quel nuovo contesto persecutorio, i campi provinciali e la complessiva, diversificata azione di arresto e internamento – che costituiscono il focus di questo libro necessario – furono, all’epoca, strumenti tanto cruciali ed efficaci, quanto, in seguito, rimossi e (in parte ancora oggi) poco conosciuti.
CARLO SPARTACO CAPOGRECO
È professore ordinario di Storia contemporanea dell’Università della Calabria e consigliere scientifico del Centro di documentazione ebraica contemporanea, della rivista «Mondo contemporaneo» e del Coordinamento nazionale «Paesaggi della memoria». Tra i suoi scritti ricordiamo: Il piombo e l’argento. La vera storia del partigiano Facio (Donzelli 2007); Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere (Mursia 2003), edito anche in lingua slovena (Mladika 2024); Ferramonti. La vita e gli uomini del piú grande campo d’internamento fascista (La Giuntina 1987). Ha curato l’edizione critica de L’internata numero 6, di Maria Eisenstein (Mimesis 2014) e ha collaborato all’opera collettanea Storia della Shoah in Italia (Utet 2010) e all’Encyclopedia of Camps and Ghettos (Indiana University Press 2018). Per Einaudi ha pubblicato I campi del duce. L’internamento civile nell’Italia fascista (2004, 2006 e 2019) edito anche nelle lingue inglese, slovena e croata (Routledge, 2019, Publicisticno drustvo Zak 2011, Golden marketing-Tehnicka knjiga 2006) e I campi di Salò. Internamento ebraico e Shoah in Italia (2025). Ha collaborato inoltre al Dizionario della Resistenza (2001), al Dizionario del Fascismo (2002) e al Dizionario dell’Olocausto (2004).
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Caffè Letterario Mario La Cava
Corso Umberto I, 114
BOVALINO
Sabato 31 maggio 2025
ore 18,30