“Machines for Peace”, progetto espositivo della Rete delle Grandi Macchine a Spalla (patrimonio Unesco dal 2013), sarà in mostra a Praga dall’1 al 14 giugno negli spazi della Cappella barocca dell’Istituto Italiano di Cultura della capitale ceca. Ideata dal coordinamento tecnico-scientifico della Rete per celebrare i dieci anni del riconoscimento Unesco e i vent’anni della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, “Machines for Peace” farà parte degli eventi organizzati dall’Ambasciata d’Italia e dall’Istituto per celebrare la Festa della Repubblica.
Dopo la prima esposizione dello scorso aprile in Terra Santa (in collaborazione con il Comune di Betlemme, il Bethlehem Peace Center e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme), la seconda tappa di “Machines for Peace” torna in Europa per promuovere la cultura della tradizione italiana e mediterranea legata ai rituali, alla sacralità e alle feste che continuano a caratterizzare la vita dei centri storici italiani e a esprimere l’identità delle loro comunità.
Sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dall’Ambasciata d’Italia a Praga, con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, dei Comuni, dell’Arcidiocesi di Sassari e delle Diocesi delle città di Viterbo, Oppido Mamertina-Palmi e Nola, il progetto è promosso da Rete delle Grandi Macchine a Spalla su idea e coordinamento scientifico di Patrizia Nardi e realizzato in collaborazione con l’Istituto Centrale del Patrimonio Culturale Immateriale del MiC, e l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
In un momento particolarmente delicato della storia europea, “Machines for Peace” intende lanciare il suo convinto messaggio di pace attraverso un’installazione di arte visiva in dialogo con gli eventi rituali delle feste, espressione di una storia millenaria sospesa dalla pandemia e riproposta nelle immagini e nelle musiche de Il nostro tempo infinito e sospeso, film inedito di Francesco De Melis.
Il progetto, sviluppato col l’apporto delle comunità patrimoniali della Rete riunite in Gramas, sostenuto dalla Federazione Italiana Club per l’Unesco, da Meraviglia Italiana Project e dai club territoriali del Rotary International e del F.R.A.C.H (Fellowship of Rotarians who Approciate Cultural Heritage), ospita una delle teste-scultura di Giuseppe Fata e mira a promuovere il patrimonio culturale italiano creando ambiti di dialogo tra diverse tipologie patrimoniali e di cooperazione e collaborazione internazionale. Il Rotary e il F.R.A.C.H., in questa circostanza, faranno da ponte tra la comunità italiana della Rete e la comunità dell’associazionismo praghese, nella prospettiva di poter creare ambiti futuri di dialogo e di scambio sui temi del Patrimoni Unesco.
La delegazione italiana della Rete l’1 giugno sarà ospite dell’Ambasciatore Mauro Marsili e parteciperà alle celebrazioni per la Festa della Repubblica.