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Intitolato a Lea Garofalo, testimone di giustizia e vittima di ‘ndrangheta, il parco giochi di Cassano (CS)

E’ stato intitolato a Lea Garofalo, vittima di ‘ndrangheta, il parco giochi di via San Nicola, nella frazione Lauropoli di Cassano allo Ionio. Alla manifestazione di intitolazione ha partecipato anche la sorella di Lea, Marisa Garofalo.

Il sindaco di Cassano Gianni Papasso, nel suo intervento, ha sottolineato che la scelta dell’amministrazione comunale “ha la sua ratio finalizzata a conservare il ricordo di una donna calabrese, che ha avuto il coraggio di sfidare la ‘ndrangheta, di battersi per la verità, per riappropriarsi della sua dignità, del suo nome e di un futuro per lei e, soprattutto, per la propria figlia”. Lea Garofalo, testimone di giustizia, vittima di ‘ndrangheta, è stata uccisa il 24 novembre 2009 a Milano.

“Lea – afferma Papasso in un post su Facebook – si dimostrò con il suo agire donna di grande coraggio. Infatti, sebbene appartenente a una famiglia mafiosa, pur subendo tutta una serie di aggressioni fisiche e psicologiche, ebbe la forza di privilegiare la strada della giustizia, raccontando alla Procura della Repubblica di Catanzaro la verità sulla strage di Pagliarelle, sulla morte del padre, sugli affari illeciti della sua famiglia e di quelli dei Cosco e dei tanti traffici illegali che avvenivano a Milano. Lea Garofalo pagò con la vita la sua scelta di vita la sua scelta di legalità. Venne uccisa la sera del 24 novembre 2009 da Carlo Cosco, suo compagno e padre di sua figlia Denise. Il suo corpo, trasportato a Monza, venne sciolto nell’acido. Ma Lea non è morta, lei e il suo esempio vivono dentro di noi”.

Alla iniziativa, oltre al sindaco, hanno partecipato componenti della giunta, alcuni consiglieri comunali, autorità politiche, religiose e militari, ed erano presenti il vescovo della diocesi di Cassano Francesco Savino, il vicepresidente della Provincia di Cosenza Giancarlo Lamensa, il senatore Ernesto Rapani, il consigliere regionale Davide Tavernise, la dirigente dell’Erodoto di Thurii Anna Liporace, gli studenti e i rappresentanti di alcune associazioni del territorio.

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