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Anche a Crotone sarà celebrata, il 9 maggio prossimo, la Giornata dell’Europa – Europe Day 2023

Anche a Crotone sarà celebrata, il 9 maggio prossimo, la Giornata dell’Europa – Europe Day 2023.

L’iniziativa è stata fortemente voluta dal Garante comunale dei detenuti, Federico Ferraro,  Autorità di  vigilanza nell’ambito dei diritti umani e delle libertà fondamentali del Comune di Crotone.

Il Garante auspica che una fattiva  collaborazione in sinergia con l’Assessore all’Istruzione ed alla Cultura , con le competenti Commissioni consiliari,  con le Forze dell’Ordine e con i Dirigenti scolastici del territorio soprattutto, un’ampia partecipazione e  sensibilizzazione degli studenti sul futuro della nostra Europa.

Come è noto, lo Europe Day celebra , ogni anno, la pace e l’unità in Europa,  evidenziando  l’anniversario della Dichiarazione dell’allora ministro degli Esteri francese, Robert Schuman, che espose una  di una nuova forma di contenuti e di collaborazione politica in Europa, che avrebbero  reso impensabile la guerra tra le nazioni europee. La proposta di Schuman è considerata l’atto di nascita di quella che oggi è la moderna Unione europea.

Il Garante auspica  che si crei una  maggiore sinergia,  sul tema dei diritti umani e delle libertà fondamentali, come Autorità che,  unitamente agli altri garanti,  assicura nel nostro Paese il rispetto dell’OPCAT, la Convenzione ONU contro la tortura, ed  attua in concreto  il meccanismo di prevenzione  verso i   trattamenti  inumani  e degradanti.

Il Garante auspica,  inoltre, che si attui anche  a Crotone, la Convenzione siglata, a   livello nazionale, tra il  Garante Nazionale dei detenuti ed il  Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Garante Comunale  porterà avanti iniziative sociali di sensibilizzazione pubblica, con un’attenzione particolare verso i giovani  e auspica, a tal proposito, una  proficua sinergia  inter-istituzionale, specialmente con la Prefettura e  la Questura.

A tal proposito il Garante Comunale riproporrà percorsi di reinserimento anche per la qualifica  di lavoro marittimo “Gente di mare”, sulla quale vi era stata in passato la disponibilità  della locale Capitaneria di Porto.

Per ciò , per l’attuazione di una vera e concreta salvaguardia dei diritti umani fondamentali, non deve e non può mancare il sostegno di tutte le Istituzioni verso obiettivi comuni.

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