“A volte bisogna rischiar, fare altre cose. Occorre rinunziare ad alcune garanzie perché sono anche delle condizioni” - Tiziano Terzani
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Cinquefrondi (RC): finanziato con due milioni e mezzo il Centro Antiviolenza Roberta Lanzino

Cinquefrondi, Comune dell’Accoglienza e dei Diritti, sempre attento alle tematiche di tutela di ogni donna vittima di abusi accanto alla quale per statuto si costituisce sempre parte civile, vuole fare di più, pretende di fare di più. L’Amministrazione Comunale, per l’enorme soddisfazione nelle figure del Sindaco di Cinquefrondi Michele Conia, e dell’Assessora con delega alla Parità di Genere Giada Porretta, può annunciare di aver ottenuto un finanziamento dall’Agenzia per la Coesione Territoriale –  “Valorizzazione dei beni confiscati alle Mafie finanziato dall’Unione Europea, Next Generation EU”, del valore di due milioni e mezzo di euro, per realizzare un Centro Antiviolenza da intitolare alla memoria della compianta Roberta Lanzino. La struttura, progettata, rispettando tutti i più recenti canoni di sostenibilità ambientale, in convenzione con il centro antiviolenza Roberta Lanzino, sorgerà su un terreno confiscato alla criminalità organizzata.

Il Sindaco Conia: “Non c’è nulla, che qualunque persona e Istituzione possa fare per alleviare l’indicibile sofferenza causata dalla perdita di una figlia, ma con questo gesto che impegna e gratifica la nostra comunità, vogliamo rispettare una ferrea volontà del padre di Roberta (Franco Lanzino), che ha combattuto al nostro fianco per fare in modo che quest’opera venisse alla luce”.

L’Assessora Giada Porretta: “Pensare che con l’ottenimento e la conseguente realizzazione del centro Antiviolenza, tante vittime, avranno la possibilità di trovare un posto sicuro, per fuggire dagli orrori che subiscono. Questo è il senso dell’attività politica che ogni movimento dovrebbe perseguire.

Un pensiero attribuito a Franco Lanzino, ormai non più con noi, ma che ha sempre creduto nel Comune di Cinquefrondi e negli obiettivi che questa Amministrazione avrebbe raggiunto.

È stato un onore lavorare fianco a fianco con lui, la sua famiglia e con la sua struttura. La tragica morte di Roberta non rimarrà vuota e priva di senso, Roberta ha risvegliato propositi di lotta e di riscatto in tantissime donne.

È una soddisfazione politica ed un orgoglio personale!”

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