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Fratelli morti in rogo di Catanzaro, sopralluogo Ris e Vigili del fuoco. I legali: “Famiglia chiede giustizia”

Da questa mattina è in corso un sopralluogo nell’appartamento popolare di via Caduti 16 marzo, nel quartiere Pistoia di Catanzaro, per verificare le cause del rogo che la notte tra sabato e domenica scorsi ha ucciso i tre fratelli Corasoniti, Saverio, 22 anni che era affetto da autismo, Aldo, 15 anni, e Mattia, 12 anni. L’incendio ha causato il ferimento degli altri quattro componenti della famiglia, il padre delle vittime Vitaliano Corasoniti, di 42 anni, un fratellino, Antonello (14),ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Catanzaro, e inoltre la madre delle vittime, Rita Mazzei (41), ricoverata nel Centro grandi ustionati di Bari, e una sorellina delle vittime, Zaira Mara (10), ricoverata nel reparto di rianimazione pediatrica dell’ospedale Santobono di Napoli. 

Sul posto sono arrivati i Ris di Messina, gli specialisti del Nucleo investigativo antincendio (Nia) dei Vigili del fuoco e i carabinieri della Stazione di Santa Maria, oltre all’ingegnere Geraldo Cuffaro, consulente di parte per la famiglia Corasoniti e agli avvocati nominati dai familiari delle vittime, Valentina Macrì e Francesco Gigliotti. 

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L’avvocato Gigliotti ha spiegato che oggi i Vigili del fuoco effettueranno “un primo sopralluogo per vedere se l’appartamento è agibile. Se c’è l’agibilità si potrà procedere, altrimenti no. Questo è un accertamento tecnico irripetibile – ha aggiunto il legale – ma il primo accertamento è vedere se l’appartamento è agibile”.

“L’unica cosa che la famiglia chiede è il rispetto del loro dolore al momento, e giustizia per queste morti” ha detto l’avvocato Valentina Macrì, legale della famiglia Corasoniti. Parlando con i giornalisti a margine dei sopralluoghi di questa mattina sul luogo della tragedia da parte delle forze dell’ordine e dei periti di parte, l’avvocato Macri’ ha spiegato che “la famiglia chiede il massimo riserbo e il rispetto del loro dolore in questo momento, perche’ sono straziati. La famiglia e’ devastata. I feriti non sono al momento del tutto coscienti, non possiamo dire altro perche’ – ha rilevato il legale della famiglia Corasoniti – non lo sappiamo nemmeno noi in quanto nemmeno ai familiari dicono tutto, ma sono consapevoli di quello che e’ accaduto. Non hanno detto nulla perche’ non sono in grado di dire nulla ne’ tantomeno lo possiamo fare noi. L’unica cosa che la famiglia chiede – ha rimarcato Macri’ – e’ il rispetto del loro dolore al momento, e giustizia per queste morti, niente altro”. Macri’ ha quindi confermato che i feriti comunque “sono tutti in prognosi riservata”, aggiungendo che “bisogna fare agli accertamenti, aspettiamo che siano fatte le indagini del caso”. Ad affiancare l’avvocato Macri’ anche l’avvocato Francesco Gigliotti, che assiste la famiglia di Rita Mazzei, moglie di Vitaliano Corasoniti e madre dei ragazzi coinvolti nel rogo mortale. 

 

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