“C’è chi la definirebbe una truffa, mentre si tratta di acutezza d’ingegno”, è ciò che andrà in scena a Catonateatro domani, 14 agosto, nella commedia in cui si ride e ci si indigna, con L’ispettore generale di Nikolaj Vasil’evič Gogol’.
In una sperduta cittadina di una più vasta e progredita Nazione, arriva – un giorno – la notizia dell’arrivo dalla Capitale di un Ispettore Generale. Che sia venuto ad indagare, pare la cosa più ovvia. Ma indagare chi? E perché? Che qualcuno abbia avuto il coraggio di denunciare le molte magagne, le innumerevoli ingiustizie, l’infinita corruttela che regna in paese? Oppure, uno di loro stessi, invidioso del successo e del potere degli altri, ha denunciato tutti? Ma, soprattutto, chi sarà mai questo potentissimo Ispettore?
Nella casa del Sindaco si discute da ore: la catastrofe sembra imminente. Anche perché nell’unica, infima locanda del paese, è appena arrivato…
Dietro questa trama – geniale! – si dipana la più feroce, dissacrante, corrosiva satira del potere che un autore di Teatro abbia mai concepito. Ed è dal 1836, anno del debutto pietroburghese, che la commedia non smette di divertire il pubblico con il suo acre umorismo, intriso di veleno.
Oggi la versione che s’incentra sull’enorme talento comico di Enrico Guarneri, accentua ancor di più la parte esilarante, sbalzandola in un luogo “non-luogo” ed in un tempo “non tempo” che potrebbero persino essere (entrambi) i nostri, le figure sordidamente irresistibili dell’establishment locale, in formato bonsai: il piccolo sopruso, il minuscolo profitto di cui si nutre il misero potere della burocrazia.
Il Festival Catonateatro rientra nel progetto “ReggioFest2022: Cultura Diffusa”, un accordo di programma del Ministero della Cultura e del Comune Capoluogo della Città Metropolitana di Reggio Calabria per i progetti di attività a carattere professionale nel campo dello spettacolo dal vivo.