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Un largo per Bianca Ripepi Sotgiu, Falcomatà: “Reggio antifascista anche attraverso l’attivismo dei suoi figli migliori”

A Bianca Ripepi Sotgiu, partigiana, “Giusta tra le Nazioni”, reggina di origine e sarda di adozione, insegnante e scrittrice, è stato intitolato il largo con giardino e parco giochi situato all’incrocio tra via Nicola Furnari e via Mercalli. La cerimonia si è svolta alla presenza della figlia Donatella Sotgiu e dei nipoti, del sindaco Giuseppe Falcomatà, del vicesindaco Paolo Brunetti, degli assessori Carmelo Romeo, fILAnna Briante e Lucia Nucera, e del consigliere delegato ai Parchi e Giardini, Massimiliano Merenda insieme al Comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori e alla Commissione toponomastica del Comune.

Un’intitolazione partecipata che ha visto il coinvolgimento degli studenti del liceo artistico “Preti-Frangipane”, Ludovica Maria Calabrò, Greta Condello, Soraja Valentina Currò, Christian Robyn Miron, Chiara Morello, Elisa Pedà, Naomi Piria, Giovanna Pitasi, Alessandro Poletti, Gabriel  Scafaria, Elisa Pia Scuncia, Nausika Siviglia, Vincenzo Solare, Vanessa Stelitano, Roberta Zimbalatti, Sofia Bianchi, guidati dalla dirigente scolastica Lucia Zavettieri, autori dei colorati murales che adornano la piazza. Domenico Cappellano, presidente della Commissione Toponomastica, ha ricordato l’importanza di restituire alla memoria cittadina la figura di una donna che ha messo da parte i personalismi per dedicarsi agli altri. L’idea, nata da una proposta di Tonino Nucera, che aveva suggerito di piantare un albero di carrubo in ricordo della partigiana, è stata poi sostenuta dal Comitato di Quartiere Ferrovieri-Pescatori, presieduto da Filomena Malara, e abbracciata dall’Amministrazione comunale.

«Un atto dovuto nei confronti di una nostra concittadina, Bianca Ripepi – ha chiarito il sindaco Falcomatà – è un momento che conferma l’idea di una Reggio che è stata antifascista anche attraverso l’attivismo dei suoi figli migliori. Ma è anche la fotografia di un percorso partecipato, di una condivisione progettuale dal basso, con tutte le meravigliose realtà del rione Ferrovieri: dal Comitato di quartiere al Liceo Artistico Preti-Frangipane, fino a chi, all’interno dell’Amministrazione, si è impegnato per riqualificare questo luogo che oggi ha un’anima e un’identità. Voglio ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo momento. Questo largo, arricchito e colorato dai murales realizzati dagli studenti, oggi porta l’anima di Bianca Ripepi: un’insegnante che ci ricorda come il ruolo dei docenti non sia solo quello di assegnare voti, ma di contribuire alla crescita dei ragazzi secondo i valori della democrazia, della solidarietà e della libertà. Quando questi valori vengono minacciati, come accadde nella vita di Bianca Ripepi, gli insegnanti hanno il dovere di difenderli e trasmetterli. È un richiamo forte anche per il presente, in un Paese dove ancora oggi si tende a minimizzare l’orrore della Seconda guerra mondiale, del razzismo e del nazifascismo. Sentire alte cariche dello Stato definire la Brigata “Bozen” un complesso musicale, o la Marcia su Roma una semplice manifestazione pacifica, ci fa comprendere quanto lavoro resti da fare per proteggere i valori della democrazia. Siamo ben oltre il negazionismo, e la cosa più preoccupante è che certe affermazioni arrivano proprio da rappresentanti delle istituzioni. L’esempio di Bianca Ripepi deve allora servire ai nostri giovani: per crescere secondo questi valori, ma anche per difenderli e custodirli».

A conclusione della cerimonia, la figlia Donatella Sotgiu: «Sono molto orgogliosa e fiera di ciò che è stato fatto per mia madre – ha evidenziato – Si tratta di riconoscimenti che lei meritava ma che non le erano mai stati tributati. È ancora più significativo che tutto ciò sia nato dalla collaborazione tra il Comitato di quartiere e la scuola: un aspetto che lei, da insegnante, avrebbe apprezzato profondamente». Agli studenti che hanno realizzato il murales il sindaco ha consegnato una pergamena in ricordo della giornata, per riconoscere l’importanza del lavoro svolto.

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