Un’autentica festa della cultura ha animato il Polo Tecnico Professionale “Righi-Boccioni-Fermi”, dove, ieri, lo scrittore di fama nazionale Mimmo Gangemi ha incontrato studenti e docenti per presentare il suo ultimo romanzo, “A me la gloria”.
Ad accogliere l’autore, il dirigente scolastico Anna Maria Cama la quale ha sottolineato quanto sia importante l’educazione umanistica negli istituti tecnici e professionali.
Al tavolo dei relatori, insieme all’autore e alla dirigente anche il dott. Giovanni Surace del Rhegium Julii, la professoressa Teresa Palumbo, direttrice del dipartimento di lettere e il professore Vincenzo Malacrinò che ha moderato l’incontro.
L’evento, inserito nella prestigiosa 57ª edizione del premio Rhegium Julii, si è rivelato un momento di condivisione su un tema storico intriso però di sentimenti e passione.
La dirigente Anna Maria Cama ha espresso orgoglio ed emozione per l’iniziativa: “Siamo onorati di avere qui Mimmo Gangemi in occasione della 57ª edizione del premio Rhegium Julii. La scuola partecipa con slancio a queste iniziative perché arricchiscono l’animo.” Poi ha aggiunto: “Siamo convinti che bisogna educare gli studenti dei tecnici e professionali alla lettura e alla letteratura in genere poiché ciò permetterà di far attecchire il senso di humanitas che serve per migliorare il mondo.”
Lo scrittore Mimmo Gangemi ha ricambiato l’entusiasmo, definendo l’incontro a scuola come “un momento appassionante”. L’autore ha sottolineato come la sua opera, i cui personaggi “spaziano nella storia”, offra ai giovani un’opportunità unica: “questo romanzo, infatti, permette agli studenti di studiare quella parte di storia che magari non si approfondisce sui libri di testo. Si tratta di storie che parlano, che raccontano altre storie. Poi sta alla sensibilità di chi legge recepire il messaggio contenuto nel libro”.
Il dott. Giovanni Surace, portavoce del Circolo Culturale Rhegium Julii, ha ribadito il ruolo cruciale dei giovani nell’iniziativa: “Siamo onorati di avere Mimmo Gangemi con noi, che non è uno scrittore calabrese ma nazionale, italiano, internazionale. Il Rhegium Julii si avvicina alle scuole per seminare cultura ai giovani, ai ragazzi che non sono il futuro ma l’oggi. Bisogna investire e coinvolgerli nei percorsi di lettura, scrittura e cultura dialogando con loro.“
La professoressa Teresa Palumbo, rivolta agli studenti ha detto: “Oggi sono emozionata perché avete lavorato con entusiasmo e passione. Avete studiato e vi siete fatti raggiungere dalle parole per poi produrre questi dialoghi originali che hanno fatto emozionare tutti noi e l’autore. Tutto questo ci fa sperare bene”.
Il professore Vincenzo Malacrinò, moderatore dell’incontro, ha posto l’accento sul valore della scrittura, che “non è solo inchiostro e carta ma sentimento, animo e cuore di quell’autore che si è fatto attraversare da mille sentimenti”. Ha poi mostrato una clessidra, “simbolo del tempo che scorre” per poi contrapporre “la forza della scrittura che riesce a fermarlo fotografando la vita tra le pagine.”
Per l’occasione è stato mostrato agli studenti un libro del 1800 concesso per l’occasione dallo storico Luigi Sclapari proprio per dimostrare come il tempo si può cristallizzare tra le pagine.
L’entusiasmo degli studenti è stato palpabile: per l’occasione hanno realizzato dialoghi scenici tratti dal libro di Mimmo Gangemi.
Voci narranti ed interpretazioni si sono alternate per realizzare una cornice originale tra la storia del tempo passato. Giovani moderni, nelle vesti di Edda Mussolini e di Galeazzo Ciano e di altri personaggi che avevano molto da raccontare.
Sentimenti, tensioni e passioni. Tutto originale e sperimentato dagli studenti che hanno deciso di vivere la storia. Tono deciso e recitazione da teatro hanno riscosso lunghi applausi da parte della platea fatta di studenti delle classi quinte e di professori che hanno partecipato all’evento.
A conclusione, tante domante all’autore e l’invito della dirigente Anna Maria Cama ad essere sempre “studentesse e studenti capaci di scegliere la lettura come amica e compagna di viaggio.”
