Semplificare il più possibile la comprensione e la messa in atto delle nuove norme per gli enti del terzo settore (ETS), associazioni (ASD) e società sportive dilettantistiche (SSD). Prendere per mano il mondo sportivo e del volontariato per aiutarlo a “digerire” e “metabolizzare” tutto ciò che di nuovo hanno portato le due riforme e che spaventano, purtroppo, soprattutto le piccole associazioni che rischiano di scomparire.
Il CSEN – Comitato provinciale di Catanzaro, con questi intenti, ha organizzato, insieme a FISCOCSEN, con il patrocinio dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Catanzaro e del Lions Club Catanzaro Host, un convegno su “La riforma dello sport e la riforma del terzo settore: lo stato dell’arte nell’attesa del 1° gennaio 2026”, che si è tenuto ieri pomeriggio, a Catanzaro Lido, nella sala dell’Hotel Best Western Perla del Porto. Un meeting, accreditato dall’ODCEC di Catanzaro, che ha dato l’opportunità a un totale di oltre duecento dirigenti sportivi e professionisti, che vi hanno partecipato dal vivo e on line, di potere approfondire tematiche, quali il passaggio dalla non applicazione Iva all’esenzione Iva, la personalità giuridica nello sport e nel mondo del terzo settore, la revisione legale negli ESD e negli ETS, sicurezza, doppia qualifica giuridica e iscrizione contemporanea nel Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS) e nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD). Tutti argomenti che possono risultare ostici e spinosi, bisognosi di un degno chiarimento, che, con il supporto di relatori d’eccellenze, sono diventati fruibili da tutti.
“In attesa del 1° gennaio 2026, – ha spiegato Francesco De Nardo, vice presidente nazionale CSEN e presidente del Comitato Provinciale di Catanzaro, tributarista ANCOT, coordinatore nazionale di FISCOCSEN – si è fatto il punto della situazione sulle due riforme. Intanto il primo gennaio entrerà in vigore il pacchetto fiscale del terzo settore, poiché, a seguito della comfort letter della Comunità Europea, si è stabilita la compatibilità della riforma del terzo settore alla normativa europea. Quindi, per gli enti del terzo settore, da questa data, avremo il completamento o quasi della riforma. Mentre per gli enti sportivi, ma anche gli enti del terzo settore il 1° gennaio 2026 potrebbe essere la data epocale in cui ci sarà il passaggio dal concetto di non applicazione Iva (art. 4) per i corrispettivi specifici, che oggi sono decommercializzati, al concetto di esenzione Iva, che porterà quindi delle complessità alle associazioni e società sportive. Alla luce di tutto ciò, si è cercato di dare una lettura semplificativa delle normative e spiegato come potere mitigare gli effetti del passaggio all’esenzione IVA. Pertanto, un ringraziamento va agli esimi relatori che hanno fatto capire concetti non semplici, vista la scrittura non felice di determinate norme, visto che le norme in questione sono state modificate più volte e visto che, appunto, la sovrascrittura di queste norme ha portato alla richiesta di una compatibilità, che dovrà spettare al legislatore, tra la normativa tributaria, civilistica e sportiva. Queste tre normative dovranno essere rese per così dire compatibili con dei successivi passaggi chiarificatori”.
Ad intervenire per i saluti, prima dell’inizio del convegno, a cui è stato presente anche il presidente del CSEN Calabria, Antonio Caira, sono stati il presidente dell’Associazione Direttori Sportivi, Alfonso Morrone, e il presidente del Lions Club Catanzaro Host, Vincenzo Gallo.
Moderato dalla presidente dell’Ordine dei Commercialisti ed Esperti Contabili di Catanzaro, Rosamaria Petitto, il meeting è entrato nel vivo delle relazioni con l’intervento di Andrea Mancino, coordinatore della Commissione Nazionale Fiscale del Coni, che ha parlato delle novità Iva riguardanti gli organismi sportivi, per le associazioni e società sportive dilettantistiche. “E’ un tema abbastanza complesso – ha spiegato Mancino – che, con le giuste informazioni e gli opportuni chiarimenti alle associazioni, può essere facilmente comprensibile, sfatando quei timori, per alcuni versi infondati, dovuti più che altro alla paura che si ha del nuovo, ma non all’effettivo impatto di questa nuova normativa”. Dunque, un’informazione il più possibile semplice, supportata anche da ulteriori chiarimenti che, come ha spiegato il coordinatore della Commissione Nazionale Fiscale del Coni, vengono dati alla luce della risposta pervenuta dall’Agenzia delle Entrate sulla base di una istanza di consulenza giuridica fatta dal CONI, che in seguito invierà un circolare a tutti gli organismi sportivi in modo da uniformarne il comportamento alla luce delle nuove norme.
Rocco Guglielmo, componente del Consiglio Nazionale del Notariato e coordinatore della Commissione Studi d’impresa terzo settore, ha poi disquisito di “Acquisizione della personalità giuridica attraverso l’iscrizione nei due registri nazionali”, illustrando dapprima il rapporto tra la normativa in materia di enti del terzo settore e di riforma dello sport, ai fini poi della disamina delle modalità attraverso cui si può ottenere la personalità giuridica. “La riforma – ha commentato il consigliere nazionale del Notariato – disciplina in modo completo il mondo dello sport, ma ha bisogno di un periodo di rodaggio per potere funzionare bene. Fin quando non si sarà posto rimedio ad alcune criticità della disciplina noi operatori avremo difficoltà nella gestione pratica degli utenti che si rivolgono a noi”.
Sergio Cassisi, commercialista in Ragusa, dirigente nazionale CSEN e membro rete FISCOCSEN, ha trattato della revisione legale nello sport e nel terzo settore, spiegando chi è il revisore legale, a cosa serve e indicando i casi in cui la revisione è obbligatoria o facoltativa. “E’ uno strumento – ha affermato Cassisi – che serve ad aiutare le associazioni a redigere il bilancio secondo alcuni parametri, evitando di commettere errori”.
Giovanni Raffaele, già ispettore tecnico del lavoro in servizio presso il Ministero, formatore qualificato in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, ha parlato di sicurezza sui luoghi di lavoro. Una novità, come ha spiegato lo stesso Raffaele, per il mondo sportivo e del terzo settore: “Visto che la materia è nuova e c’è molto disordinamento, è importante fare formazione e cercare di dare dei consigli per non sbagliare e condurre l’operatività delle associazioni nel rispetto della norma”.
Francesco De Nardo ha concluso facendo il punto sulle due riforme e riepilogando gli aspetti più rilevanti.