Il Procuratore Generale della Corte d’Appello di Catanzaro, dott. Giuseppe Lucantonio ed il Comandante
Regionale Calabria della Guardia di Finanza, Generale di Divisione Gianluigi D’Alfonso, hanno sottoscritto un
“memorandum operativo” in materia di “confisca in sede esecutiva penale” (cd. “in executivis”) con il
qualificante obiettivo di assicurare la più ampia efficacia definitiva ai provvedimenti della specie, quale ultimo
passaggio processuale nell’ambito del quale è possibile aggredire i patrimoni illecitamente accumulati che,
diversamente, non sarebbero più garantiti per l’Erario, tutelando, pertanto, il “superiore interesse pubblico”.
L’innovativa intesa tra l’Autorità Giudiziaria ed il Corpo della Guardia di Finanza, che tiene conto dei rispettivi
ambiti istituzionali di competenza, ha portato all’istituzione di un “Tavolo Tecnico di approfondimento e di
analisi” composto dal Procuratore Generale, dall’Avvocato Generale e da alcuni Sostituti Procuratori Generali
addetti alle esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Catanzaro,
unitamente al Comandante del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro delle Fiamme Gialle e dai
Comandanti dei dipendenti Gruppi di Sezione competenti ratione materiae.
In particolare, l’accordo prevede, a cura della Guardia di Finanza, lo svolgimento di uno screening di soggetti da
analizzare ed approfondire sotto il profilo tecnico-giuridico, in relazione alle sentenze passate in giudicato, o ai
provvedimenti emessi dall’Autorità Giudiziaria, inerenti a ipotesi di confisca disposta, ma non eseguita, o solo
parzialmente eseguita, ovvero di confisca non precedentemente disposta.
L’accurato e mirato accertamento economico-finanziario della situazione patrimoniale dei condannati, con
specifico riferimento alla titolarità e/o alla disponibilità a qualsiasi titolo (anche per interposta persona o entità
giuridica) di denaro, di beni mobili registrati e non, di beni immobili o di altre utilità, mira in via prospettica a
garantire la più completa possibile esecuzione dei provvedimenti di sequestro ai fini di confisca nelle sue varie
forme “diretta”, “per equivalente” e “per sproporzione”, nell’interesse dell’Erario.
L’importante iniziativa di reciproca collaborazione rafforza ed esalta ulteriormente la già collaudata costante
collaborazione sinergica tra le due Istituzioni, consolidando strategicamente l’azione “congiunta” di contrasto
alla criminalità economica e organizzata, nell’ottica “sociale” di individuare ed aggredire, con efficacia, ogni
forma di ricchezza illecita al fine di restituire alla collettività i patrimoni accumulati nel tempo dalle consorterie
criminali.