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“Dioniso è qui”, Massimo Sirelli porta il mito nel presente: dal 31 luglio al 30 settembre al Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri la nuova personale dell’artista calabrese

Dioniso non è più un ricordo dell’antichità. È qui, adesso. E prende forma attraverso le opere site specific di Massimo Sirelli, artista poliedrico e visionario, che inaugura la sua nuova personale “Dioniso è qui” il 31 luglio negli spazi di Casino Macrì, cuore pulsante del Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri. La mostra, curata dalla storica dell’arte Stefania Fiato, fa parte della seconda edizione di MitiCu, il festival dedicato al mito e alla cultura greca promosso dal GAL Terre Locridee.

Dimenticate il classicismo scolastico: il Dioniso di Sirelli è un archetipo mutante, fluido, frammentato. Le sue sembianze esplodono nei materiali, nei colori, nei rimandi visivi. L’artista lo porta giù dall’Olimpo per mostrarne le ombre e le contraddizioni. È il Dioniso che ci somiglia. Che ci vive dentro. Cinque spazi per cinque riflessioni visive, ognuna con un linguaggio diverso. Tra Nouveau RéalismeNew Dada americano e suggestioni urbane, l’allestimento trasforma il percorso espositivo in un’esperienza immersiva, ironica, potente.

Classe 1981, calabrese di nascita, torinese di adozione, Massimo Sirelli è tra gli artisti più originali della scena pop e urban italiana. Ha collaborato con marchi come Lavazza, Montblanc, Amarelli, Fondazione Prada, Tissot e Giro d’Italia. I suoi lavori sono stati pubblicati da Taschen, Gestalten, PepinPress e raccontati da testate come Wired, Sky Arte, Vanity Fair, Corriere, Artribune, Huffington Post. Docente allo IED di Torino, sperimenta da sempre linguaggi, materiali e oggetti del quotidiano, che rilegge in chiave critica e pop. Nel suo universo creativo non c’è gerarchia: ogni simbolo è degno di essere smontato, ricostruito, amplificato.

La mostra “Dioniso è qui” invita a uno sguardo nuovo sul mito. Ma anche su noi stessi. Il cambiamento non è un’opzione: è il battito del nostro tempo. E Massimo Sirelli ne fa materia viva, mescolando cultura classica, riferimenti letterari, suggestioni visive e sarcasmo pungente. Il tutto con un’estetica contemporanea, che parla la lingua dei social e del sovraccarico mediatico. Ogni installazione è un invito a specchiarsi in Dioniso. A riconoscerne le ambivalenze. A riderne, forse. O a farsene travolgere.

La mostra sarà visitabile dal 31 luglio fino al 30 settembre 2025, presso Casino Macrì, all’interno del Museo e Parco Archeologico di Locri Epizefiri. L’ingresso è gratuito.

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