Si terranno il prossimo 26 maggio davanti alle prefetture delle province calabresi i presidi della Flai Cgil per promuovere i temi e i quesiti della campagna referendaria.
Lavoro precario, licenziamenti illegittimi, sicurezza e salute sul luogo di lavoro e cittadinanza riguardano da vicino il mondo dell’agricoltura e dell’industria alimentare. Settori in cui lo sfruttamento è molto presente, insieme al caporalato, così come il precariato e un fragile perimetro per sicurezza e salute, come la cronaca, purtroppo, ci insegna.
Nel sistema dell’industria alimentare ricorre poi quel sistema di appalti a cascata che pesa nel caso di incidenti sul lavoro e per i quali con il referendum ci impegniamo con un cambiamento di rotta utile a estendere la responsabilità dell’imprenditore committente.
Il referendum sulla cittadinanza è un ulteriore strumento di contrasto allo sfruttamento e al caporalato per i lavoratori stranieri. La modifica dei tempi per accedere alla cittadinanza italiana riguarda circa 2 milioni e 500mila cittadine e cittadini di origine straniera che nel nostro Paese nascono, crescono, abitano, studiano e lavorano. In questo modo l’Italia si allineerebbe ai maggiori paesi europei che hanno già compreso come promuovere diritti, tutele e opportunità garantisca ricchezza e crescita per l’intero Paese.