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Anche la Nissa frena la Reggina: tutto dal dischetto, è 1-1

di Paolo Ficara – Doppietta dell’arbitro. Due calci di rigore, apparsi ineccepibili, sanciscono il risultato di una gara senza altre particolari emozioni tra Nissa e Reggina. Al “Tomaselli” di Caltanissetta finisce 1-1, con un gol per tempo. Dagli undici metri apre le danze Diaz nel recupero del primo tempo, poi al 74′ è il subentrato Curiale a mostrarsi freddo dal dischetto.

LE SCELTE – Trocini insiste sul 4-3-3 nonostante non abbia centrocampisti di riserva, oltre ai titolari Urso, Salandria e Ba. Difesa rivoluzionata con Ingegneri e Ndoye a comporre la batteria assieme a Vesprini e Girasole. Dopo la doppietta al Pompei giocando a destra, Ragusa trasloca dal lato opposto per fare posto a Renelus. Anche Campanella, alla sua seconda panchina, si affida ad un 4-3-3 con gli argentini Semenzin e Diaz nel tridente con il giovane Mannino, che rimane un po’ più basso.

FRITTATA ALL’INTERVALLO – Dopo un buon avvio dei padroni di casa, ci pensa Ba ad impensierire Elezaj sul primo palo. Rimarrà l’unico tiro di marca amaranto per l’intera prima frazione. Lagonigro è scaltro in uscita bassa su Mannino, dopo un brutto passaggio orizzontale di Ingegneri. Quando viene segnalato un minuto di recupero, la Reggina per ben due volte lascia scattare gli avversari sul filo del fuorigioco. Al secondo tentativo, Lagonigro esce troppo a valanga ed è rigore: Diaz azzecca l’angolo basso col sinistro, nonostante il portiere avesse intuito.

PAREGGIO NELLA NOIA – La Reggina rientra sul terreno di gioco con almeno tre minuti di ritardo, rispetto al consentito. Trocini attinge dalla panchina tutte le pedine offensive di cui dispone. Prima Perri e Provazza, poi in simultanea Curiale e Rosseti per il 4-2-4 finale. Provazza viene steso in area: al 74′ Curiale buca Elezaj dagli undici metri. Subito dopo, gli ospiti sfiorano il vantaggio in mischia. Spettacolo, poco. Noia, parecchia. E la gara di incanala verso il pareggio.

SIRACUSA A +6 – Al 57′, sul parziale di 1-0, dal settore ospiti si era levato il primo coro di contestazione. Il sopraggiunto pareggio mortifica in ogni caso le ambizioni della piazza di Reggio Calabria, che con questa società in grado di allestire un attacco impresentabile per qualsiasi ambizione di vertice, si trova a sei punti dalla capolista Siracusa già ad inizio dicembre. Agguantata persino dal Sambiase, la Reggina non ha più scuse e dovrà assolutamente rinforzare l’organico sul mercato. Invece è già pronta la cessione di Racine Ba.

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