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Scuola Catona, il comitato dei genitori chiede all’amministrazione comunale di mantenere le promesse e garantire la tutela dei diritti dei propri figli: “Pronti ad eventuali proteste”

«In un’epoca in cui la scuola dovrebbe essere un luogo di crescita e sviluppo, la situazione a Catona pone domande urgenti sulla priorità che viene data all’istruzione e alla sicurezza degli studenti». È quanto affermano in una nota i genitori della scuola secondaria di primo grado di Catona “Radice Alighieri“ che, a seguito delle problematiche discusse durante l’ultimo consiglio d’istituto straordinario, si sono costituiti in un Comitato al fine di recepire, elaborare e promuovere le istanze degli alunni e delle famiglie.
«L’inizio dell’anno scolastico a Catona si è presentato sotto i peggiori auspici a causa della chiusura della scuola Secondaria di I grado che non gode di un buono stato di salute strutturale. Detto ciò, nonostante i due consigli d’istituto straordinari svolti con la presenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale, le varie ordinanze del sindaco tra chiusura e posticipo dell’inizio dell’anno scolastico, continua a crescere l’ansia tra studenti, famiglie ed insegnanti riguardo alla tutela del diritto allo studio. Ciò che occorre nell’immediato è completare al più presto i lavori di adeguamento dell’ex Ciapi, struttura in cui saranno trasferite, si spera entro due settimane dall’inizio dell’anno scolastico previsto per il 23 settembre, le 14 classi del plesso di Catona. Tempo, insomma. E, ad oggi, visto i pochi sviluppi, il tempo è davvero poco. L’unica certezza sembra essere il disagio degli alunni che dovranno svolgere, nel frattempo, le lezioni nelle ore pomeridiane presso i locali della scuola primaria in via Regina Elena. La scuola di Catona è ubicata in un territorio complesso, combatte contro la dispersione scolastica e i turni pomeridiani non fanno che aggravare la situazione, scoraggiando la frequenza delle fasce deboli. Senza contare che la scuola in orario pomeridiano comporta il sacrificio di tutte le attività relative allo sport (parecchi ragazzi sono impegnati a livello agonistico) e alla frequenza di scuole di lingua straniera e alle altre attività extra-scolastiche. Lo svolgimento delle lezioni in orario pomeridiano comporta, inoltre, non pochi disagi logistici per le famiglie, soprattutto, per quelle in cui a lavorare sono entrambi i genitori. Questi sono aspetti che l’amministrazione deve tenere nel debito conto. È assolutamente necessario che i rappresentanti istituzionali mantengano gli impegni presi con la scuola e con i genitori; che diano garanzia formale dei tempi necessari per la messa in sicurezza e del completamento dei lavori da svolgersi in una settimana, così come dichiarato durante l’ultimo consiglio d’Istituto straordinario del 13 settembre dal presidente del consiglio comunale, Enzo Marra. Abbiamo bisogno di certezze, ecco perché vogliamo sollecitare ancora una volta gli amministratori comunali ad una immediata presa di posizione. Gli interrogativi sono tanti. I lavori nei locali dell’ex Ciapi saranno completati entro una settimana? Le attrezzature dei mediatori linguistici saranno trasferiti all’ex Inapli per tempo? E il trasloco della scuola media avverrà in tempi brevi? Come comitato non intendiamo rimanere con le mani conserte e, siamo pronti a qualsiasi tipo di protesta affinché ai nostri figli venga garantito il diretto allo studio in locali perfettamente agibili e sicuri e la possibilità di svolgere tutte le attività extra-scolastiche necessarie per il loro corretto sviluppo psico-fisico».

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