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Consegnate a papa Francesco e a Mattarella le opere realizzate dai detenuti di Crotone in memoria del naufragio di Cutro

Il 13 settembre scorso una delegazione dell’Istituito penitenziario di Crotone ha consegnato al Santo Padre Francesco, al Presidente Mattarella, per il tramite del Consigliere per gli Affari dell’Amministrazione alla Giustizia Stefano Erbani e al Capo del Dipartimento per Amministrazione Penitenziaria Presidente Giovanni Russo, delle opere artistiche realizzate dai detenuti del locale Istituto penitenziario.

La delegazione era composta dal Garante dei detenuti Federico Ferraro, dal Cappellano del carcere Don Oreste Mangiacapra, dal Comandante del reparto Francesco Tisci con una delegazione della Polizia penitenziaria: Sovrintendente Vincenzo Mauro e gli Assistenti Capo Coord. Domenico Anania e Francesco Mascaro.

Le due tele e un’opera con delle rose sono doni realizzati dai detenuti della Casa Circondariale di Crotone all’interno dell’Istituto detentivo, in ricordo del naufragio di Steccato di Cutro del 26 febbraio scorso.

Le opere – si legge in un comunicato stampa – rappresentano il sentimento di condivisione da parte dei detenuti, del dolore provato per le vittime e di vicinanza ai sopravvissuti ed alle loro famiglie; il progetto di valorizzazione delle abilità artigianali dei detenuti di Crotone è stato fortemente voluto dal Garante Ferraro fin dal 2022 e, successivamente, è stato riadattato per la tragedia avvenuta nelle acque di Steccato di Cutro.

La consegna delle opere ha avuto tre momenti distinti: dapprima c’è stato l’incontro con il Santo Padre Francesco, all’udienza generale del mercoledì, durante la quale è stato spiegato il lavoro svolto dai detenuti della Casa Circondariale di Crotone dal Cappellano, e successivamente sono stati donati al Papa, alcuni volumi su tematiche giuridiche-religiose-sociali, pubblicati dal Garante Comunale dei detenuti e due lettere: una sulle problematiche carcerarie e una, a nome dei giovani della terra di Calabria, dove è racchiusa una richiesta di particolare attenzione e preghiera per le giovani generazioni, specialmente per il difficile periodo che stiamo vivendo tutti. Il secondo momento istituzionale è avvenuto al Palazzo del Quirinale, dove la delegazione è stata ricevuta dal Consigliere Stefano Erbani, al quale sono state consegnate, oltre alla tela e alla teca, anche i medesimi volumi giuridici dell’Avv. Ferraro, e due lettere indirizzate al Presidente Mattarella. L’ultimo momento è stato alla sede del D.A.P. dove è stata consegnata una teca artigianale in legno e plexiglass, contenente un mazzo di rose realizzate artigianalmente. L’ occasione ha consentito al Garante Ferraro di interloquire con il Presidente Russo, circa le potenzialità progettuali che riguardano i detenuti, per un reinserimento sociale e lavorativo.

Il Garante Comunale ha chiesto al Capo del D.A.P. che il carcere si apra sempre di più alla società esterna in modo che i detenuti non si sentano dei “sepolti vivi“. Il Garante ha invitato infine il Presidente Russo a visitare l’ Istituto di Crotone. Il presidente Russo ha assicurato anche l’arrivo a Crotone di un nuovo Direttore.

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