Dopo un grande esordio con lo spettacolo “Contr_ora” che ha registrato un entusiasmante sold out, “Voci dal sottosuolo” la rassegna itinerante di teatro in emersione organizzata a Rende allo SpA Arrow – Spazio precario autogestito, dal Kollettivo Kontrora insieme alla compagnia Teatro del Carro Pino Michienzi, si prepara al suo secondo appuntamento in programma. Questo che è di fatto il primo atto della rassegna proseguirà infatti giovedì 3 novembre, quando ad andare in scena allo SpA Arrow sarà il Teatro Primo di Villa San Giovanni che presenterà il suo “Dora in avanti o della cerchiatura del quadrato”.
Nato da un testo di Domenico Loddo, diretto da Christian Maria Parisi e con protagonista Silvana Luppino, “Dora in avanti” è un monologo “patafisico” e “interattivo” con cui Dora Kieslowsky racconta di sé per parlare del mondo, in un’altalena emotiva che va avanti e indietro nel tempo, sospesa tra passato e presente. «E proprio l’altalena – si legge nelle note di regia -, è l’elemento centrale di questa messinscena. A completare la scenografia, un baule e una scultura bucolica in stile shadowart, pochi elementi che non arredano la storia, piuttosto ne chiarificano le traiettorie drammaturgiche. L’attrice dunque guida il pubblico nella dislocazione degli eventi e nel ricordo dei personaggi che li caratterizzano; è in linea con questa idea di regia il percorso narrativo dettato dalle luci e dalle proiezioni che accompagnano il viaggio immaginario di Dora nel “suo” spazio-tempo». «In un’ora di spettacolo succedono così tante cose che a un certo punto ti sembra di conoscerla da sempre, quella donna un po’ pazza e un po’ disperata – continuano le note di regia -, perché in certi punti sembra che parli di te, che sveli quel tuo segreto mondo doloroso che ti porti dentro, al quale tu non daresti mai voce perché già ti fa male il solo pensarlo. Dora lo pronuncia in scena, tutto questo dolore, sconfitta eppure ancora piena di dignità, e forse pronunciandolo non salva solo se stessa, ma anche ognuno di noi».