La timba ha letteralmente invaso e entusiasmato il Teatro Politeama: ieri sera per il primo dei concerti del fine settimana “È tempo di Jazz” del XXI Festival d’autunno – sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria, attraverso i fondi Pac 2014/20; dalla Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, dal Comune di Catanzaro, oltre che da vari Enti privati -, a salire sul palco è stata la vulcanica Aymée Nuviola. La cantante cubana, da anni residente negli Stati Uniti, ha presentato a Catanzaro in prima nazionale, il suo nuovo progetto Timba Jazz: un viaggio a bordo della salsa cubana, la timba appunto, “jazzata”, resa più intima, ma non per questo meno coinvolgente e, soprattutto, ballabile.
Lo sanno bene gli spettatori del Politeama che ieri sera non si sono lasciati perdere l’occasione di ascoltare l’interprete pluripremiata ai Grammy – e in lizza ai prossimi come Miglior album con “Busco tu recuerdo” realizzato insieme a Sammy Figueroa e Gonzalo Rubalcaba, già ospite del Festival lo scorso anno -, per la prima volta dalle nostre parti, accompagnata da un ensemble di musicisti eccezionali. A partire da Kemuel Roig, pianista e produttore particolarmente talentuoso, ospite principale del progetto, con cui Nuviola collabora da tempo, passando per il chitarrista colombiano Julian Avila, per il percussionista venezuelano Josè Majito Aguilera, finendo agli altri due cubani della formazione Samuel Borgos al basso, e Mitchell Nonnato alla batteria.
Il concerto di Aymée Nuviola, di una bellezza fuori dal comune e con la consueta e sorprendente energia è proseguito con una scaletta snella, di facile ascolto che ha snocciolato in crescendo: “Imágeners” e “Quédate”, per proseguire con l’arcinota “Oye como va”, a cui è spettato il compito di riscaldare il parterre in una escalation di ritmo, per cui era sempre più difficile rimanere seduti in poltrona.
Lei, Nuviola, ha magistralmente coinvolto tutti i presenti nei cori e battimani a tempo – puntualmente sbagliati da parte del pubblico e motivo di risate continue -, fino al ballo collettivo finale che ha visto tutti in piedi, in un Politeama che gioioso e festoso così non lo si era mai visto. La scaletta dei brani ha puntato, tra le altre, su canzoni tratte dall’album “Havana Nocturne”, come “El jamaiquino” e “Obsesiòn”, insieme a “Perfidia”, “That’s the way” e “Atrevimiento” che hanno salutato il pubblico.
Volentieri, a fine serata, l’artista si è concessa a fotografie e autografi, confermando la semplicità e disponibilità che già in serata aveva dimostrato nel corso dell’incontro tenutosi nel pomeriggio nel Piccolo del Politeama, condotto dai giornalisti Anna Trapasso e Vittorio Pio, che insieme a Nuviola hanno chiacchierato amabilmente di timba, di jazz, di musica ma anche della situazione politica a Cuba.
Nuviola si è anche prestata, su invito, a un accenno di “Quando” di Pino Daniele, lasciando tutti a bocca aperta. Semplicemente straordinaria.
«Il fine settimana del Festival dedicato al grande Jazz internazionale prosegue questa sera – ha affermato il direttore artistico Antonietta Santacroce – Il primo appuntamento previsto è alle 18 al Chiostro del Complesso monumentale San Giovanni dove ci sarà l’anteprima nazionale del progetto “Chick Corea: a Spanish heart“, un tributo dedicato all’eccezionale pianista di origini calabresi. Alle ore 21 al Teatro Politeama ci sarà “Mater”, un grande evento con tre artisti di fama mondiale quali il leggendario percussionista indiano Trilok Gurtu, il pianista cubano Omar Sosa e Maria Pia De Vito, una delle voci più versatili e apprezzate del panorama musicale italiano, che accompagneranno gli spettatori in un viaggio musicale che attraverso una fusione di jazz, world music e influenze etniche spazia dalla musica napoletana, a quella indiana a quella americana».
Il concerto sarà preceduto, sempre nel Piccolo del Politeama, alle ore 19.30, da un incontro con Sosa e De Vito, aperto al pubblico.