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Primo, non prenderle: sabato la Reggina (seconda) riceve il Bari (terzo) di Bellomo e Folorunsho

di Paolo Ficara – Uno alla volta. Con il 2022 ormai agli sgoccioli, alla Reggina rimangono tre impegni prima di concludere l’anno solare comprendendo anche l’amichevole con l’Inter. Sabato 17, in notturna, verrà ritrovato il Bari a distanza di quasi tre anni da quell’1-1 in C con polemiche finali. Quasi nessuno avrebbe ipotizzato, a questo punto del campionato, che la sfida sarebbe valsa il secondo posto al giro di boa.

CLASSIFICA – Reggina seconda a 32 punti, Bari terzo a quota 29. Per la sfida contro il Frosinone abbiamo caricato l’ambiente, anche perché non c’era nulla da perdere: nonostante la sconfitta, gli amaranto hanno mantenuto il posizionamento in zona promozione diretta. Potendo giocarsi il jolly a Como. Stavolta, consapevoli di affrontare un avversario in salute e con la pesante assenza di Riccardo Gagliolo per squalifica, mantenere le distanze in classifica deve essere il primo obiettivo.

ANDAMENTO – Ad inizio stagione, i risultati potevano indurre superficialmente a pensare ad un mal di trasferta. Dopo 17 gare, non solo il numero di sconfitte esterne – Terni, Modena e Parma – è vicino a quello dei tonfi al “Granillo” – Perugia e Frosinone – ma su un totale di dieci vittorie, la Reggina ne ha ottenute cinque in casa ed altrettante fuori. Peraltro, nelle ultime quattro occasioni davanti al pubblico amico, Menez e compagni hanno piegato solo il Genoa.

GLI EX – Due ex freschi ed uno più datato nel Bari. Michael Folorunsho lo abbiamo gentilmente valorizzato alla famiglia De Laurentiis, dato che il cartellino appartiene al Napoli – un milione di euro versato alla Virtus Francavilla – dal 2019. Nicola Bellomo è un quasi titolare e lo abbiamo scambiato in estate con Lorenzo Lollo, poi destinato in C dopo poche settimane di ritiro. Mattia Maita è un perno del centrocampo pugliese: cresciuto al Sant’Agata, era già venuto da avversario in quella sfida di inizio 2020.  Per lui è il primo meritato campionato in B.

CASA ALTRUI – Se la Reggina è seconda in classifica dopo aver alzato tantissimo il monte ingaggi, dall’altro lato il neopromosso Bari si trova a tre lunghezze con tutt’altro tipo di campagna acquisti. Merito del ds Ciro Polito, capace di strappare l’attuale capocannoniere Walid Cheddira (classe ’98) al Parma – per 180.000 euro – a titolo definitivo. Assicurandosi anche Elia Caprile dal Leeds per pochi spiccioli: il 21enne è il miglior portiere del campionato, già nel giro dell’Under 21. Valgono già svariati milioni. E occhio al centravanti francese Aurelien Scheidler (’98), ingaggiato con contratto quadriennale. Per il resto è una squadra abbastanza anziana, ma queste mosse di mercato sono esemplari. Sia a Napoli (ora Cristiano Giuntoli, ancor prima l’ex amaranto Riccardo Bigon) che a Bari, De Laurentiis si affida ad eccellenti direttori sportivi.

SPIA DELLA BENZINA – Detto del recente rendimento interno della Reggina, distante dai rotondi punteggi di inizio campionato, le ultime prestazioni ci fanno tornare indietro alla famosa preparazione estiva. Allestita in fretta e furia sul primo campo disponibile, ossia quello di un Sant’Agata lasciato colpevolmente all’abbandono nel maggio scorso. Ci può stare che si arrivi al termine del girone d’andata con la spia della benzina accesa, ma è solo un’impressione. L’aspetto mentale e l’affiatamento generale faranno comunque la differenza. Anche sabato.

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