“Va detto a Salvini e alle Destre calabresi a trazione leghista: lo Stato di Diritto esiste e funziona proprio quando esige che il Potere si conformi alla legalità, alle regole. Per questo la Commissione Europea e’ intervenuta con due lettere critiche, per questo la Corte dei Conti ha subordinato ogni valutazione definitiva sulla Delibera Cipess all’acquisizione di chiarimenti essenziali.
Al momento, la Delibera che fa del Ponte di Eurolink e di Stretto di Messina Spa un progetto di “Stato” non può passare! E cosa manca? Cosa hanno segnalato i giudici contabili?
1. c’e’ un generale difetto di motivazione della Delibera Cipess sul Ponte, e senza motivazione gli atti amministrativi sono viziati;
2. la Delibera, dunque, non spiega granche’ e rinvia ai provvedimenti con “link” di accesso ai siti online della Stretto di Messina Spa;
3. la Delibera e’ al momento “inefficace”, sospesa, perche’ interdipendente da provvedimenti ancora da produrre;
4. non e’ dimostrata la compatibilità tra i dichiarati motivi “imperativi” di interesse pubblico (procedura IROPI) e le procedure europee relative alla valutazione di incidenza ambientale sulle aree protette (che per il Ponte e’ negativa);
5. non e’ motivata l’irrituale esclusione della competenza dell’Autorita’ di Regolazione dei Trasporti;
6. risultano inevase le storiche prescrizioni Cipe del 2003;
7. non si trova il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;
8. manca un’esatta quantificazione dei costi relativi all’ottemperanza – ancora da effettuarsi – alle raccomandazioni del Comitato Tecnico Scientifico e alle prescrizioni del Min. Ambiente;
9. manca la verifica della permanenza dei requisiti di gara in capo al Contraente appaltatore (quello vecchio di venti anni fa che oggi abbiamo recuperato dalle aule di giustizia nelle quali sostiene un contenzioso contro lo Stato);
10. c’e’ un disallineamento tra importi asseverati e quelli attestati nel quadro economico;
11. gli importi cambiano, si contraddicono, non c’e’ chiarezza anche per altri aspetti del progetto: sui costi della sicurezza, sui costi dei servizi di ingegneria, sui costi per le acquisizioni di immobili; sulle opere compensative nei territori.
In sintesi: il Cipess sembra aver deliberato riproducendo nel proprio atto le falle e le mancanze proprie del Progetto Definitivo.
Hanno venti giorni per risolvere problematiche che viziano da venti anni – dai tempi di Berlusconi – tutta l’operazione politica che chiamiamo Ponte.
Oggi tutto viene rimesso in discussione, si torna indietro in questo triste gioco dell’oca che lascia attoniti i villesi, i messinesi, i reggini.
Una soluzione possibile per tentare di far passare i controlli a questo pasticcio burocratico messo in piedi da Salvini con il consenso di tutte le Destre calabresi e siciliane?
Basta delegittimare Commissione Europea e Corte dei Conti, buttarla in caciara per nascondere un fallimento amministrativo/progettuale/giuridico che e’ sotto gli occhi di tutti e che dovrebbe condurre alle dimissioni del Ministro Salvini.
Lo scarica barile lo faranno a tempo debito, dopo le elezioni regionali … per il momento – a Destra – e’ tutto derubricato a normale dialettica tra Enti”.
Così Enzo Musolino, segretario cittadino Circolo Partito Democratico di Villa San Giovanni.