Centinaia di giovani, decine di aziende, migliaia di colloqui. Ma soprattutto: una città universitaria che diventa luogo di opportunità concrete. È questo il volto che ha mostrato l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con la chiusura della tredicesima edizione del Professional Day, un evento che – dati alla mano – si conferma uno dei più rilevanti momenti di incontro tra formazione e lavoro nel territorio.
Per due intense giornate, il Lotto D del Dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Scienze Umane (DiGiES) è stato attraversato da un flusso continuo di candidati e recruiter, pronti a confrontarsi in colloqui veri, diretti, spesso decisivi.
Ben 56 le aziende presenti, in arrivo dalla Calabria e da altre regioni italiane. Oltre 4.000 i colloqui prenotati, con più di 500 giovani, testimoniando un entusiasmo e una voglia di mettersi in gioco sempre più forti.
A impreziosire la giornata conclusiva, anche la presenza delle istituzioni: il rettore dell’Università Mediterranea, il presidente della Camera di Commercio di Reggio Calabria, il presidente di IN.FORM.A – azienda speciale della Camera – e la prefetta di Reggio Calabria, Clara Vaccaro, che hanno voluto esprimere vicinanza e sostegno a un evento che guarda dritto al cuore dello sviluppo locale.
Ninni Tramontana, presidente della Camera di Commercio, ha evidenziato come l’aspetto più incoraggiante della due giorni sia arrivato direttamente dalle aziende.
“Il dato più positivo di questa due giorni è quello che ci hanno trasferito gli imprenditori: ovvero, avere individuato profili molto interessanti. Pertanto – sottolinea Tramontana- da qui a fine anno ci aspettiamo veramente un ottimo numero di contratti di lavoro attivati”.
“Un bilancio altamente positivo ed in crescita rispetto allo scorso anno; questo – osserva Fabio Mammolti, presidente dell’Azienda Informa – a testimonianza del buon lavoro fatto nel tempo dalla rete istituzionale con ottime prospettive anche nel futuro. Da parte nostra rinnoviamo il massimo impegno in questa iniziativa che riguarda giovani ed imprese ma
con uno sfondo che è lo sviluppo economico del territorio”.
“Portiamo nel cuore l’immagine di tantissimi giovani che si sono presentati alla nostra Università con la risorsa più autentica e spendibile nel mondo del lavoro: la motivazione – ha esordito il rettore Giuseppe Zimbalatti-. Il numero alto dei colloqui prenotati, oltre 4000 – cresciuto nelle ultime ore – dimostra quanto sia sentito il bisogno e la voglia di lavoro alle nostre latitudini ma ci dice anche che i giovani hanno maturato la convinzione che è possibile costruire percorsi lavorativi anche nella terra di origine.
La sfida della nostra Università è formare ed istruire i giovani, alimentando al contempo il senso di appartenenza e delle proprie radici nella consapevolezza che una buona formazione è foriera sempre di possibilità lavorative”.
Un risultato, questo del Professional Day, reso possibile anche grazie al lavoro costante e strategico del Job Placement dell’Università Mediterranea, che durante tutto l’anno costruisce connessioni, attiva contatti con il mondo produttivo e accompagna gli studenti e i laureati nel percorso verso l’occupazione.
Anche la prefetta Vaccaro è rimasta entusiasta del Professional Day. “E’ bello vedere questi giovani nel tempio della cultura – evidenza la perfetta – e imprese, grandi e piccole, impegnate nella conoscenza di questi ragazzi, che approdano qui con il desiderio di trovare lavoro, è fondamentale soprattutto a queste latitudini. Farlo in un ambiente, che è quello universitario, coniuga la cultura, il lavoro e i giovani. E’ un’opportunità eccezionale e i numeri lo dimostrano.
Poi ci sono alla fine dei risultati concreti, alcuni ragazzi troveranno effettivamente lavoro e quindi questo è uno stimolo anche per altri per approdare a quest’esperienza. E’ anche, come dire, una palestra, un allenamento: magari uno fa un colloquio quest’anno e non ha fortuna, però il fatto di averlo fatto rompe il ghiaccio e quindi lo aiuta ad affrontare i colloqui futuri. Ripeto piccole o grandi aziende offrano opportunità di lavoro, significa appunto che si crede anche che le aziende credono nei giovani di questo territorio e i giovani giustamente vedono delle occasioni concrete in questo territorio”.
A chiudere, la soddisfazione anche di Mario Carbone, presidente della cooperativa- impresa sociale CISME, che ha ribadito l’importanza di continuare a costruire ponti stabili tra formazione e lavoro: “I dati, ma soprattutto l’energia e la motivazione respirate in questi due giorni, ci dicono che la direzione è quella giusta. Continueremo a lavorare per rendere questa rete sempre più solida e accessibile”.
Il Professional Day 2025 si chiude, dunque, con una certezza: le opportunità ci sono, e quando formazione e lavoro si incontrano, il territorio cresce insieme ai suoi giovani.
L’appuntamento è già fissato: al prossimo anno, con ancora più energia, ancora più partecipazione, e nuove storie da scrivere.