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Il TAR dà ragione all’Asp di Crotone sull’Assistenza domiciliare integrata: i privati accreditati devono attenersi al budget assegnato loro

Il TAR conviene con l’Azienda sanitaria provinciale di Crotone sulla gestione dell’Assistenza domiciliare integrata, sottolineando che i privati accreditati devono necessariamente attenersi al budget assegnato.

La seconda sezione del Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria ha respinto il ricorso 2060/2024 proposto da Sadel di Salvatore Baffa, gestore del Centro San Giuseppe che, tramite gli avvocati Roberto Previte e Claudia Parise, chiedeva l’annullamento della nota del Direttore del Distretto Sanitario Unico Aziendale dell’Asp di Crotone del 4 ottobre scorso. Nello specifico, nella nota n. 0049421 inviata ai privati accreditati della provincia di Crotone, si rimarcava l’importo del budget residuo destinato alle prestazioni ADI da effettuare entro il 31 dicembre 2024, specificando che non sarebbe stato possibile superarlo né prendere in carico prestazioni extra budget. L’Asp, inoltre, avvertiva i privati accreditati che, al raggiungimento del tetto massimo assegnato, gli ulteriori pazienti bisognosi di assistenza domiciliare integrata avrebbero dovuto essere presi in carico direttamente dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone.

Nella sentenza, il TAR sottolinea innanzitutto che la ripartizione delle risorse in materia sanitaria spetta alla Regione e che l’erogazione di prestazioni sanitarie da parte di privati a carico del Servizio Sanitario Regionale, passa attraverso l’autorizzazione (alla realizzazione e all’esercizio), l’accreditamento istituzionale e l’accordo contrattuale sottoscritto, nel quale il privato accreditato si impegna a garantire un certo numero di prestazioni sanitarie e sociosanitarie, incluse nei LEA, i Livelli essenziali di assistenza, nei limiti del tetto massimo di spesa autorizzato. Nel contesto della Regione Calabria, si legge inoltre nella sentenza, le prestazioni extra budget, non sono comunque remunerabili.

L’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ci tiene a rimarcare l’impegno profuso a tutela dell’Assistenza domiciliare integrata, ricordando che sono stati raggiunti gli obiettivi previsti dal PNRR per gli anni 2022, 2023 e 2024 (il 10% di soggetti over 65 assistiti a domicilio nell’anno), in termini di numero di persone prese in carico, anche grazie alla rimodulazione delle risorse voluta dalla direzione, in un contesto complesso, dati i vincoli imposti dalle norme del piano di rientro.

L’Asp di Crotone, infatti, ha superato il target assegnato dalla Regione nel 2023 e

nel 2024, aggiungendo ai 4 milioni e mezzo di euro assegnati dalla Regione, rispettivamente 2 milioni e 300mila euro per il 2023 e 4 milioni sia per il 2024 che per il 2025 (in prorogatio rispetto all’anno scorso). Tutto questo con sforzi notevoli e attraverso la riconversione di risorse destinate ad altre funzioni verso l’ADI e attingendo in parte dalle risorse PNRR, che sono linfa vitale anche per la telemedicina ed il funzionamento delle Centrali operative territoriali. E ancora, l’Asp, proprio a tutela dei cittadini che hanno realmente diritto alle prestazioni domiciliari, ha disposto un’analisi dell’appropriatezza delle richieste di ADI e di quelle di proroga, perché negli anni passati c’è stata un’erogazione delle prestazioni in parte non molto appropriata. L’obiettivo dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone è quello di rendere più efficienti le cure domiciliari, di dare priorità alle esigenze dei cittadini più fragili e di riuscire a garantire il servizio al maggior numero possibile di pazienti per il 2025 e per gli anni seguenti, soprattutto quando non si potrà contare più sui fondi PNRR.

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