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Un anno dalla strage di Cutro, il sindaco Ceraso: “Mai dimenticare, altrimenti facciamo morire le vittime due volte”

“Cutro non ha mai dimenticato quello che accadde quella notte di un anno fa. Abbiamo ancora quelle immagini negli occhi. Lo viviamo ancora come un lutto. Ecco perché ricordare è ancora più importante. L’obiettivo è non dimenticare, altrimenti facciamo morire le povere vittime due volte…”. Antonio Ceraso è il sindaco di Cutro, il piccolo comune del crotonese in cui all’alba del 26 febbraio del 2023 avvenne, nella spiaggia di Steccato, un naufragio in cui morirono almeno 94 migranti, di cui oltre 50 bambini.

E molti corpi non furono mai ritrovati. Il sindaco Ceraso risponde mentre si trova al cimitero di Cutro, in compagnia del parroco, don Pasquale, in vista del primo anniversario.

Qui sono sepolti nove migranti. “E cinque di loro non hanno un nome, tra cui un bambino di circa 8 anni…”, dice il sindaco quasi sussurrando.

Sono diverse le manifestazioni organizzate nel fine settimana per ricordare la strage di Steccato di Cutro. Tra Crotone e Cutro.

“Sono tutte manifestazioni che vanno nella direzione di non dimenticare, altrimenti, come dicevo, questi poveri innocenti si fanno morire due volte”, dice Ceraso in una intervista all’Adnkronos. E prosegue: “Si parla ancora tanto di migranti, che continuano a morire in mare. Si parla ma i risultati non si vedono. Partono in mille e ne muoiono 500. Le persone vanno salvate, ma bisogna fare in modo di frenare i flussi, perché l’Italia da sola non ce la fa. Io lo dissi da subito che se ne deve fare carico l’Europa. Questo è un problema atavico. Al governo ci sono stati tutti e se non è mai stato risolto il problema vuol dire che non è di facile soluzione. Un anno fa la tragedia a Cutro, a seguire in altri posti, la gente continua a morire”.

“Cutro è sempre stata per l’accoglienza – dice ancora Ceraso -la comunità ha da sempre pensato non solo alla coperta o al panino, ma abbiamo ad esempio molte comunità islamiche sono inserite nel tessuto sociale. Noi abbiamo superato accoglienza e integrazione e siamo già agli scambi culturali. L’estate scorsa sono stato in Marocco per uno scambio culturale”, dice ancora il sindaco di Cutro. Poi, parlando ancora delle nove persone inumate al cimitero, ci tiene a sottolineare che “li abbiamo sistemati non in un angolo remoto ma davanti alla cappella gentilizia, sono mille metri di terreno dedicati solo a questo. Perché non devono essere dimenticati”. A un anno esatto dal naufragio di Cutro la Regione Calabria ha promosso, per lunedì 26 febbraio, una giornata commemorativa per rendere omaggio alle vittime di questa tragedia e “rinnovare un profondo sentimento di solidarietà da parte di tutti i cittadini calabresi”.

Previste una serie di iniziative per “raccontare, testimoniare e per non dimenticare questo enorme dramma contemporaneo che ha toccato non solo la Calabria ma l’intero Paese e l’Europa”, come dice la Regione. Le celebrazioni prenderanno il via alle 12.30 a Cutro, nella piazza antistante la Chiesa SS. Annunziata, dove avverrà l’inaugurazione della ”Glass House” contenente i resti del naufragio di Cutro, l’opera d’arte ”Per non dimenticare” dello scultore Antonio La Gamba, il video “Summer Love”.

A seguire, alle ore 13, presso la Chiesa delle Monachelle, la giornata commemorativa proseguirà con “Orazione”, parte del “Progetto Metamorfosi”, a cura della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti che ha promosso la costruzione di strumenti musicali da parte di persone detenute nel carcere di Opera a Milano, con i legni delle barche dei migranti di Lampedusa. Orazione unisce ”Il Canto del legno” di Nicola Piovani, composto per il primo violino, costruito con i legni delle barche dei migranti e il testo ”Memoria del legno” di Paolo Rumiz, “per raccontare e testimoniare con la musica e la parola questa enorme tragedia dei nostri tempi che vede il Mediterraneo non più come il mare dell’incontro di culture ma cimitero di speranze negate”.

A seguire, la consegna dell’opera Memorandum al Comune di Cutro. La Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti donerà una scultura dell’artista Luigi Camarilla.

Alle 13.30, si terrà nella Sala consiliare del Comune di Cutro la proiezione del video ”Summer Love”, dal nome del caicco, una barca da pesca turca, su cui oltre 180 migranti, provenienti da Afghanistan, Iran, Siria, Somalia e Palestina, viaggiavano la notte del 26 febbraio 2023 quando è avvenuto il naufragio sul litorale Steccato a Cutro. Il video, promosso dall’Assessorato Economia e Finanze della Regione Calabria, contiene il racconto di Motjaba Rezapourmoghaddam, uno dei sopravvissuti al naufragio, oggi integrato nel tessuto sociale calabrese, oltre a una serie di fotografie degli effetti personali ritrovati dopo il naufragio.

Al termine seguirà una conferenza stampa con il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto.

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