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Fratelli d’Italia attacca Stasi: “Sulla Meris un fallimento mascherato da vittoria”

Fratelli d’Italia Corigliano Rossano interviene con toni duri dopo l’ennesima autocelebrazione del sindaco Flavio Stasi, che nei giorni scorsi ha rivendicato come un proprio successo l’uscita dalla liquidazione della Meris, la società che gestisce il mercato ittico di Schiavonea. «Siamo al paradosso – afferma il Coordinatore di FDI Dora Mauro– chi non ha mai mosso un dito per la pesca, si vanta di risultati che non gli appartengono. Il Comune oggi detiene il 100% delle quote della Meris e se ci saranno perdite a pagarle saranno i cittadini. Questo non è un traguardo, ma un fallimento mascherato da vittoria». Interviene sul punto anche Franco Bruno, già assessore alle Attività Produttive e alla Pesca dell’ex Comune di Corigliano Calabro, militante di Fratelli d’Italia.  Per Bruno il sindaco si limita a presentare come meriti personali ciò che, nella realtà, è il frutto di scelte compiute trent’anni fa da altri. «Il suo talento migliore resta quello del venditore di fumo», aggiunge con sarcasmo.

Bruno torna agli anni Novanta, quando prese forma l’idea di un mercato ittico moderno, nato da un confronto costante con pescatori e commercianti. «L’esigenza partì proprio da loro, dagli uomini del mare – racconta –. Le prime due amministrazioni comunali di destra, dal 1993 al 2001, avviarono un lavoro serio e continuo, coinvolgendo tutti gli attori del settore e affidandosi a esperti e consulenti per i mercati europei. «Fu un lavoro enorme, una vera rivoluzione per il Mezzogiorno – prosegue Bruno –. Il mercato ittico di Schiavonea divenne uno dei pochi punti di riferimento del Sud Italia». A quei tempi la gestione era equilibrata: la parte pubblica deteneva poco più del 50% delle quote, mentre il resto era nelle mani di associazioni di categoria, pescatori e commercianti. «Oggi – commenta – il Comune ha accentrato tutto, ma senza risultati visibili. La partecipazione è scomparsa e con essa anche la vitalità del comparto». L’ex amministratore punta il dito su quello che definisce «un progressivo svuotamento». «In questi sette anni quante volte il sindaco è stato al mercato? Quante riunioni ha fatto con i pescatori? I box rimangono chiusi nonostante ci siano richieste di fitto. Ha speso soldi pubblici per un nastro elettronico che ha funzionato solo per le foto in campagna elettorale».

Anche l’esclusione di Corigliano-Rossano dalla Festa del Mare organizzata all’interno delle attività programmate del progetto “Azzurro di Calabria – Villa Maris Jonii 2025” presentato da numerosi comuni tra cui il capofila comune di Cassano Jonio, è la dimostrazione del totale disinteresse. «È stato un affronto alla nostra storia – denuncia – Schiavonea ha una delle marinerie più importanti del Mezzogiorno e l’unico mercato ittico ancora attivo in Calabria. Tutto ciò è la prova di quanto siamo caduti in basso in termini di prestigio e autorevolezza».

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